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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

D’Ambrosio Lettieri (Fi): "Si rischia valanga di ricorsi. Occorre soluzione straordinaria: sanatoria per tutti i partecipanti"

3 novembre - “Non conosco il contenuto del decreto della ministra Giannini, ma non faccio fatica a immaginare che qualsiasi cosa vi sia scritta offrirà elementi sufficienti per attivare una valanga di ricorsi che rischiano di bloccare l’intera procedura determinando una paralisi complessiva del sistema. Insomma, rischiamo di trovarci di fronte ad una riedizione riveduta e corretta, naturalmente in peggio, di quello che è accaduto per i test di ammissione alla facoltà di medicina che sta determinando il corto circuito dell'attività didattica. Il problema va risolto alla radice". Lo ha  dichiarato in una nota Luigi d’Ambrosio Lettieri, capogruppo Fi Commissione Sanità del Senato. 
 
"Preso atto che diventa insopportabile e iniquo che i concorrenti che hanno partecipato con profitto al concorso per tutte e tre le prove delle aree mediche siano costretti a rifarlo, va trovata una soluzione straordinaria che potrebbe individuarsi in una sorta di sanatoria che consenta l’ammissione di tutti i 12mila medici concorrenti, inserendo preventivamente in bilancio le risorse per l’aumento delle borse di studio al fine anche di dare una risposta organica alla richiesta di potenziamento e sostegno del sistema sanitario nazionale. Ai giovani medici specializzandi - prosegue il senatore di Fi - abbiamo il dovere innanzitutto di restituire la dignità e il futuro rubato da anni di incapacità programmatica e organizzativa".
 
"Vanno individuati altresì i giusti modi per ristorare i partecipanti al concorso almeno degli oneri economici sostenuti per la palese incapacitá dei responsabili di questo vergognoso errore. Spero, inoltre che si valuti la possibilità di differire di almeno di 30 giorni l’eventuale ripetizione della prova al fine di consentire la pianificazione della partecipazione e una migliore organizzazione. Dopo la vergogna nazionale dell’annullamento dei test per l’ammissione alle scuole di specializzazione nelle professioni sanitarie, dunque - ha concluso D'Ambrosio Lettieri - ci aspettiamo che si facciano cose sensate e concrete, perché scuse e dimissioni, ancorché apprezzabili, non bastano e non sono di nessun aiuto ai giovani specializzandi costretti a pagare sulla propria pelle approssimazione, assenza di vera programmazione, incapacità amministrativa e scelte che mortificano i principi più elementari della meritocrazia”.
3 novembre 2014
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