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QS Edizioni - sabato 18 maggio 2024

Comitato Stop Opg: "Gran parte degli internati è dimissibile. Non servono né proroghe né Rems, ma più assistenza sul territorio"

3 novembre - “Gran parte degli internati risulta dimissibile: non servono proroghe, né Rems ma più assistenza nel territorio e fermare i nuovi ingressi”. E’ il commento del Comitato ‘Stop Opg’ alla relazione inviata al Parlamento dai ministri Lorenzin e Orlando.

Il Comitato osserva che “analizzando le motivazioni che dichiarano i pazienti non dimissibili (si tratta di n. 350/400 persone) risulta che solo un’esigua minoranza sarebbe nelle condizioni di dover restare in Opg (o in seguito nelle Rems) secondo il dettato normativo”. E, a ciò bisogna aggiungere che “solo il 17% dei non dimissibili (quindi l’8,5% degli attuali internati), secondo quanto riporta la Relazione, conserva la condizione di ‘pericolosità sociale’ come ridefinita dalla Legge 81”. Inoltre, fra le persone dichiarate non dimissibili per ragioni diverse dalla pericolosità sociale, “ben il 40% (circa 160 unità) lo è per motivazioni cliniche: una tale motivazione non sembra accettabile vista la ratio della nuova legge che sposta l’asse dell’intervento dall’Opg al territorio”.

‘Stop Opg’ sottolinea inoltre che “dalla Relazione risulta confermato, salvo eccezioni, impossibile costruire le Rems nei tempi previsti dalla Legge per chiudere gli Opg. Questo solo in minima parte è un ritardo dovuto alle Regioni, sono le norme vigenti che impediscono tempi più celeri”. Ma, secondo il comitato, “non è un male. è semmai un’opportunità per rivedere i programmi regionali, destinando i finanziamenti in conto capitale e quelli correnti al potenziamento dei Servizi socio sanitari, Dsm in primis (come prevede la stessa legge 81) e ai budget per i Ptri”.

Anche per questo bisogna “sbloccare il riparto dei finanziamenti di parte corrente e a dare indicazioni in questo senso in sede di organismo di monitoraggio e coordinamento. È augurabile pure che alcune regioni virtuose possano presentare progetti residenziali alternativi alle Rems”.
 
3 novembre 2014
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