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QS Edizioni - venerdì 17 maggio 2024

Gigli (Pi-Cd): "Pillola 5 giorni dopo. Decisione Css conferma nostre preoccupazioni"

11 marzo - "La decisione assunta ieri a larghissima maggioranza dal Consiglio Superiore di Sanità su EllaOne, la pillola dei cinque giorni dopo, dà ragione alle preoccupazioni che a più riprese avevamo sollevato in Parlamento e sui mezzi di informazione. Il Css ha infatti confermato l’impossibilità di escludere che il farmaco abbia un effetto contro l’annidamento in utero dell’ovulo già fecondato, in aggiunta all’effetto antiovulatorio riportato nel ‘bugiardino’. L’autorevole parere del Css permetterà alle donne, ai medici e ai farmacisti di meglio decidere secondo coscienza".
Lo ha affermato il deputato del gruppo 'Per l'Italia-Centro democratico', Gian Luigi Gigli.

"E' positivo - sottolinea Gigli - il fatto che l’alto consesso del Ministero della Salute abbia fatto prevalere le ragioni della correttezza dell’informazione scientifica e la tutela della salute delle donne sugli enormi interessi commerciali delle aziende produttrici che, senza alcuna ulteriore evidenza scientifica, avevano chiesto e ottenuto dalla Agenzia Europea di modificare il foglietto illustrativo, in modo da escludere ogni effetto sul concepito. Il parere del Css sull’obbligo della prescrizione medica permetterà di rispettare meglio le finalità della legge istitutiva dei consultori familiari e impedirà che il farmaco possa essere assunto a dosi multiple che, oltre a essere pericolose per la salute, sono in grado di provocare gli stessi effetti della RU486. Nello spirito della 194, si eviterà così di ricacciare le donne nella solitudine dell’aborto clandestino".
11 marzo 2015
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