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QS Edizioni - venerdì 17 maggio 2024

Maino Marchi (Pd): “Abbiamo sempre difeso la sanità pubblica, anche quando il M5S non era nemmeno nella testa di Grillo”

4 agosto - “Il Partito Democratico rinnova la fiducia a questo Governo in occasione della conversione del decreto-legge sugli enti territoriali. Rinnoviamo la fiducia perché questo è un decreto-legge che il Partito Democratico ha chiesto in occasione di un question time con il Ministro Padoan e che ha chiesto questa Camera sollecitando ogni iniziativa utile in materia, quindi anche un decreto-legge, approvando in aprile una mozione a mia prima firma. Quindi, il Parlamento non può lamentarsi, in questo caso, del ricorso alla decretazione d'urgenza”. Così Maino Marchi (Pd), è intervenuto in Aula durante le dichiarazioni di voto per la conversione in legge del Decreto Enti Locali.

“Sulla sanità le opposizioni si sono sbizzarrite. Un fantasma si aggira nell'opinione pubblica, un fantasma in verità incorporato dalle opposizioni che nel MoVimento 5 Stelle, ieri, ha assunto le sembianze del grande piano finanziario di privatizzazione della sanità, obiettivo europeo e internazionale. Sì, c’è chi vuole privatizzare la sanità nel mondo, basta guardare la guerra che il Partito Repubblicano ha fatto e sta facendo a Obama. Sì, c’è un progetto del genere in Italia, da tempo, ma la sanità pubblica in Italia l'hanno fatta soprattutto le forze che nella loro evoluzione hanno dato vita al Partito Democratico. E noi l'abbiamo sempre difesa, anche quando il MoVimento 5 Stelle non era ancora nemmeno nella testa di Beppe Grillo e quel progetto non è mai passato – ha sottolineato l’esponente Pd -. E se abbiamo una delle migliori sanità al mondo lo si deve alle regioni storicamente meglio governate: sono quelle dove la nostra storia ha avuto un peso determinante”.
“Allora, smettiamola con i fantasmi che fanno diventare 192 milioni più di 2 miliardi se non addirittura 10. Il fondo sanitario nazionale era di 109 miliardi e 902 milioni di euro nel 2014 e nel 2015, con la legge di stabilità, è stato portato a 112 miliardi e 62 milioni, ciò vuol dire che è aumentato di 2 miliardi e 160 milioni; e se ora si riduce di 2 miliardi e 352 milioni il taglio è di 192 milioni, cioè, di fatto, un non aumento che, su 110 miliardi, è proprio razionalizzazione della spesa”, ha proseguito Marchi.

“Non si può dire, come faceva ieri l'onorevole Palese, che tutta la sanità è corrotta – cosa che non è vera – chiedere un intervento poi solo sui beni e servizi, che comunque è il grosso dell'intervento. Si deve intervenire, come fanno le migliori regioni, sull'appropriatezza delle prestazioni e questo chiama in causa la responsabilità di tutti gli operatori sanitari e di tutti i cittadini per ridurre il consumismo sanitario che c’è e tutte le prestazioni inutili o meno appropriate, e ce ne sono. Così si difendono la sanità pubblica e tutti i servizi pubblici - conclude - guardando come funzionano e alla qualità della spesa”. 
4 agosto 2015
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