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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Maria Amato (PD): “Nessun privilegio ma equilibrio”

28 gennaio - “Nessun privilegio, ma equilibrio”, commenta Maria Amato (PD), che aggiunge come“dopo il lungo lavoro della Commissione Affari Sociali e Sanità, le audizioni, le discussioni, la differente lente con cui sanità e giustizia guardano i problemi, il lavoro delicato e fruttuoso del relatore, On Federico Gelli, consegniamo al Senato un testo per cui gli operatori saranno perseguibili per colpa grave solo se non rispetteranno le linee guida scientifiche validate dal Ministero della salute.”
 
“I pazienti saranno facilitati nel percorso di riconoscimento del danno e quindi di indennizzo – aggiunge Amato - grazie alla scelta, non semplice, della responsabilità contrattuale per le strutture a cui spetta l'onere di dimostrare che hanno ben operato e con prescrizione a 10 anni e della responsabilità extracontrattuale per gli operatori, con onere della prova per chi denuncia e prescrizione 5 anni”.
 
“La legge prevede il potenziamento del sistema del risk management, un lavoro da parte del Ministero della Salute di validazione delle Linee guida, gli audit clinici riservati e non utilizzabili per le indagini che contribuiscono – ha detto ancora - alla crescita di un sistema sanitario più sicuro per i cittadini in cui operatori più sereni tornino a fare scelte non per paura delle denunce ma per scelte di cura e l'obbligo delle strutture ad assicurarsi sono l'altro elemento di equilibrio tra diritti dei pazienti e contributo all'atteggiamento difensivo degli operatori”.
 
“Viene disegnato il profilo formativo dei periti medici legali e specialisti nella disciplina - sottolinea Amato - competenti nella problematica alla base del contenzioso, e dei responsabili del risk management, dipendenti delle aziende con specifica formazione e pluriennale esperienza: non è più il tempo dei tuttologi. C'è molto altro in questa legge di iniziativa parlamentare che risponde alla necessità di una sanità sicura e di coraggio, una sanità che sia in primo luogo fatta nei luoghi di cura piuttosto che nei tribunali”.
 
“Un testo  conclude l’esponente Dem- che riafferma la necessità di un saldo rapporto di fiducia tra il medico e il paziente in un sistema di cura in cui il lavoro è sempre più condiviso tra le diverse professionalità del sistema sanitario”.
28 gennaio 2016
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