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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Missaglia (Simpef): “Lavoreremo insieme con Lorenzin per sciogliere i nodi della nostra sanità”

18 febbraio - "Il ministro si è impegnato a proporre un tavolo governativo che coinvolga i responsabili dei principali dicasteri che hanno un ruolo in questa partita - ha detto al termine dell'incontro il presidente di Simpef Rinaldo Missaglia - e cioè Ministro delle Finanze, quello della Pubblica Amministrazione e del Miur oltre al MEF. Ci ha anche sottoposto l'idea di lavorare insieme con un calendario di incontri, il primo dei quali è fissato per il prossimo 14 marzo".
 
I pediatri del Simpef hanno convenuto, assieme ai rappresentanti delle diverse categorie mediche presenti, di ribadire al ministro un concetto già espresso in altre occasioni e cioè che "la sanità debba tornare ad essere ai primi posti nell'agenda politica del Governo anziché un problema da misconoscere con indifferenza e inoltre che devono essere ascoltate le parti che di quel sistema sono il vero e proprio motore".
 
A questo proposito il ministro si è impegnato a trovare delle soluzioni e una strategia per arrivare a sciogliere i tanti nodi che rendono ormai vetuste certe scelte operate anche in un recente passato. "Appropriatezza, formazione, patto della salute, intrecci burocratici che rendono sempre più difficile la vita dei pediatri, costretti a spiegare ai genitori provvedimenti e normative che risultano poco aderenti con la realtà che sperimentiamo tutti i giorni nei nostri ambulatori" sottolinea Missaglia  aggiungendo che "agli incontri proposti dal ministro e già calendarizzati, SiMPeF intende farsi interprete di queste difficoltà impegnandosi a suggerire le proposte risolutive".
 
Il presidente di Simpef ha accolto con favore l'invito del ministro Lorenzin a sostenerla attivamente  nel gravoso impegno di riorganizzare e rimodernare il sistema sanitario per adattarlo ai tempi e impegna la propria organizzazione a perseguire questo obiettivo. Ma – aggiunge - "vogliamo che sulle cose concrete non si perda altro tempo e si arrivi a un riconoscimento delle nostre istanze nelle sedi deputate allo sviluppo degli Accordi Collettivi Nazionali".
18 febbraio 2016
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