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QS Edizioni - venerdì 17 maggio 2024

Cittadinanzattiva: “Eliminare superticket per garantire a tutti l’accesso alle cure”

5 aprile - "A causa del superticket sanitario molti rinunciano alle cure. Sulla carta è 834 milioni euro l'anno ma da alcuni approfondimenti il reale gettito si aggirerebbe intorno ai 500 milioni di euro”. I numeri arrivano da Cittadinanzattiva che chiede una verifica puntuale e una operazione di trasparenza sul reale gettito.

“Piuttosto, per garantire la fattibilità della abolizione del superticket sarebbe opportuno utilizzare le entrate che derivano dallo svolgimento dell'intramoenia - ha dichiarato Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva - Inoltre, un ulteriore fonte è rappresentata dal maggior gettito che deriverà in termini di ticket dal passaggio di tutta una serie di prestazioni dal regime ospedaliero a quello ambulatoriale, come previsto nei nuovi Lea. Così come potremmo contare su tutte le maggiori entrate derivanti proprio dall’effetto positivo della stessa eliminazione del superticket, perché renderebbe più conveniente l’accesso a prestazioni che sono oggi invece più concorrenziali nel privato, come ad esempio quelle della laboratoristica. Va inoltre sottolineato come i laboratori analisi pubblici avrebbero oggi la capacità di rispondere ad una maggior domanda e senza problemi di lista di attesa”.

“Siamo disponibili a ragionare sulle introduzione di una progressività nella compartecipazione, in base al reddito – ha aggiunto Aceti - vale a dire che chi ha maggiore disponibilità economica potrebbe contribuire pagando una quota superiore rispetto a chi questa possibilità non ha. Ovviamente sino ad un livello di ticket che comunque garantisca la concorrenzialità del SSN rispetto a quanto offerto dal privato. Facendo salve le esenzioni totali per disoccupazione, cronicità e patologie rare. Per garantire che però a pagare non siano sempre i soliti noti questa operazione non può prescindere da una parallela e efficace attività di contrasto alla evasione fiscale. Vogliamo essere coinvolti nel processo di revisione della normativa – ha concluso Aceti - mettendo a disposizione le nostre evidenze ed esperienza, e per evitare distorsioni su un tema che affronta il sacrosanto principio della equità e della universalità del SSN. Su questo ci aspettiamo un segnale concreto da parte del Ministero della Salute e delle Regioni”.
5 aprile 2017
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