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QS Edizioni - sabato 18 maggio 2024

Anche l'assessore trentino Zeni risponde a Imposimato: “Una tragedia. Ma assurdo dare la colpa ai vaccini”

8 settembre - Una breve frase, che ha sollevato un vespaio di reazioni, tra le quali quella dell’assessore alla Salute della PA di Trento, Luca Zeni, sempre su Facebook.

Zeni non cita direttamente Imposimato, ma parla di “posizioni strampalate” tra le quali ci sarebbe quella che “la bambina sarebbe stata vaccinata e la malaria o è un effetto collaterale o è una bugia per nascondere la verità. Qui siamo al di là del bene e del male – afferma Zeni -, è talmente assurda che meriterebbe un tso, ma gira davvero”.

Per l’assessore trentino “la scomparsa della piccola Sofia è una tragedia che colpisce profondamente, perché vedere una persona, una bambina, morire di malaria a Trento senza essere stati all'estero è una ‘prima assoluta’ per la nostra Provincia. Ho già avuto modo di esprimere la nostra vicinanza alla famiglia ed anche di entrare nel merito con comunicati stampa e dichiarazioni”.

“In questo momento – ha spiegato Zeni - esperti stanno vagliando tutte le ipotesi per capire cosa possa essere successo. Non si esclude né che possa essere stata contratta prima dell'arrivo in ospedale, né che sia stata una zanzara il vettore. Le analisi dovrebbero dare almeno una parte delle risposte che cerchiamo”.

In attesa di conoscere i risultati dell’indagine, Zeni invita comunque a evitare “strumentalizzazioni” da parte di “alcune parti politiche e alla superficialità dei leoni da tastiera che si scatenano sui social”.

Basta, quindi, parlare di una connessione tra il caso e i vaccini e anche col dare la colpa all’immigrazione. “Personalmente – scrive Zeni - non mi colloco certo nella categoria dei ‘buonisti’. Ritengo che sia dovere di uno Stato regolare i flussi migratori, e credo si debba avere la pretesa di un rigoroso rispetto delle regole da parte di tutti. Ma è desolante imputare ai profughi la malaria, perché tecnicamente è una bestialità. Serve scambio di sangue per prendere la malaria, ed il veicolo sono alcune specie di zanzara che non dovrebbero esserci alle nostre latitudini. Se dovessimo invece individuarle in Trentino, significa che il nostro clima è cambiato tanto da ospitarle. Qui non c'entra essere a favore o contro l'immigrazione, o sulla disciplina, qui si tratta di voler usare una bambina per fomentare odio o meno”.

“Non capire tecnicamente che la malaria è una malattia che non si trasmette per contagio diretto, e che le zanzare non arrivano sui barconi – conclude Zeni -, significa o essere totalmente ignoranti o talmente in malafede da essere sciacalli”.
8 settembre 2017
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