toggle menu
QS Edizioni - martedì 30 aprile 2024

Governo e Parlamento

Ddl Concorrenza. Dalle nomine dei primari ai contratti nel privato. Le proposte dell’Anaao

immagine 24 febbraio - In audizione al Senato il sindacato ha formulato in un documento alcune proposte emendative al disegno di legge: “Allineare i contratti dei dirigenti medici che lavorano nel pubblico e quelli che lavorano nel privato, eliminare la figura del direttore sanitario dai membri della commissione che dovrà decidere le nomine dei direttori di struttura complessa e fare in modo che il candidato migliore non lo sia solo in base ai titoli ma pure in base all’essere il più adatto a ricoprire il ruolo di direttore di struttura complessa”. IL DOCUMENTO
Allineare i contratti dei dirigenti medici che lavorano nel pubblico e quelli che lavorano nel privato, eliminare la figura del direttore sanitario dai membri della commissione che dovrà decidere le nomine dei direttori di struttura complessa e fare in modo che il candidato migliore non lo sia solo in base ai titoli ma pure in base all’essere il più adatto a ricoprire il ruolo di direttore di struttura complessa. Sono queste alcune delle proposte emendative al Ddl Concorrenza esposte dall’Anaao-Assomed in audizione al Senato.
 
Per quanto riguarda la contrattazione dei medici che lavorano nel privato il sindacato “propone di valorizzare il ruolo, le competenze del personale che eroga il servizio all’interno della struttura accreditata consentendo in sede di stipula dell’accordo, una valutazione della qualità, costi e sicurezza delle strutture accreditate. In particolare si vuole sottolineare la valutazione comparativa che deve riguardare il rapporto tra qualità, costo del lavoro, con riguardo al costo del personale, e quantificazione della tariffa, non dovendosi procedere a definizioni arbitrarie del costo del lavoro da parte delle strutture accreditate in ambito di prestazioni erogate per conto del SSN. Peraltro, proprio per quanto riguarda il personale, si dovrà tener conto della media dei trattamenti economici in vigore nell’ambito del SSN al fine di evitare asimmetrie retributive e di concorrenza anomala”.
 
Per l’Anaao si “deve distinguere quella parte di retribuzione che trova nei diversi contratti di lavoro alcuni istituti comuni, la cosiddetta parte fondamentale del trattamento salariale, dalle altre voci che costituiscono la parte accessoria. E mentre quest’ultima è legittimamente lasciata all’autonomia imprenditoriale e alla negoziazione aziendale, la parte fondamentale deve trovare un riferimento comune nei diversi contratti trattandosi di una retribuzione per prestazioni pubbliche, remunerate dal SSN in modo analogo al pubblico e al privato, costituendo uno dei requisiti minimi di accreditamento. Diversamente assisteremmo, come avviene oggi, ad una sorta di “dumping salariale” che avvantaggia il privato in una sorta di evidente squilibrio concorrenziale”.
 
Per quanto riguarda la selezione della dirigenza sanitaria il sindacato relativamente ai professori universitari chiamati a dirigere le strutture complesse “richiede la riformulazione prevedendo che i professori universitari chiamati a dirigere le unità operative complesse che erogano attività assistenziali siano individuati con le medesime disposizioni previste per i colleghi ospedalieri”.
 
Per quanto riguarda invece la composizione della commissione giudicante l’Anaao Assomed propone di eliminare all’interno della commissione la figura del Direttore Sanitario.
 
Infine per quanto concerne la nomina del candidato dove “l’individuazione del candidato con il “miglior punteggio”, sostanzialmente quello con più titoli e professionalmente più valido, deve tenere conto anche della ratio di individuare il soggetto “più adatto” allo specifico incarico da ricoprire, cioè “alle attitudini necessarie per gestire, organizzare e dirigere il lavoro che afferisce all'incarico da ricoprire”. La stessa giurisprudenza più volte ha chiarito che la selezione per la direzione di strutture complesse sia una procedura idoneativa e non concorsuale, in quanto le selezioni tendono a individuare il soggetto più adatto per l’incarico tanto che nei bandi deve essere ampiamente descritto il fabbisogno soggettivo e quello oggettivo dell’incarico da ricoprire”.
 
L’Anaao Assomed pertanto, propone di “rivalutare la locuzione “migliore” aggiungendo la possibilità di prendere in considerazione nella scelta le caratteristiche del posto da ricoprire”.
24 febbraio 2022
© QS Edizioni - Riproduzione riservata