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QS Edizioni - domenica 5 maggio 2024

Governo e Parlamento

Decreto Balduzzi. Marino (Pd): “È poco coerente. Regole su intramoenia da modificare” 

immagine 28 agosto - Il senatore del Partito democratico presidente della commissione d’inchiesta sul Ssn evidenzia come il provvedimento sia positivo nella parte che riguarda la riforma della sanità territoriale ma allo stesso tempo critica la bozza per ciò che attiene le nuove regole sulla libera professione.
“Il decreto su cui sta lavorando il ministro Balduzzi è poco coerente”. Così afferma Ignazio Marino, presidente commissione inchiesta sta SSN secondo cui “da una parte va nella direzione di un netto miglioramento nei servizi territoriali con l'ambizioso e virtuoso progetto di valorizzare il lavoro dei medici di famiglia in modo che possano assicurare l'assistenza per molte ore al giorno e non vengano considerati solo come dei prescrittori di ricette e di visite specialistiche. In questo senso si dimostra una significativa attenzione alle esigenze dei cittadini e la volontà di affrontare l'annoso problema del sovraffollamento dei Pronto soccorso”.
“Dall'altro però, - prosegue -  le nuove regole sull'intramoenia, vanno nella direzione opposta e di fatto cancellano lo stesso concetto di intramoenia. Le strutture private che ospitano l'attività libero-professionale dei medici potranno anche collegarsi in rete con l'asl, si potranno controllare le tariffe e tracciare i pagamenti, ma tutto questo non risolve il fatto che viene infranta l'essenza del rapporto medico-paziente: il medico starà comunque fuori dall'ospedale, non disponibile in caso di emergenza, lontano dai propri pazienti ricoverati e anche da quelli operati personalmente. E dunque l'ottica del ministro non e' quella di migliorare la qualità dell'assistenza né la continuità di cura”.
 
“In parlamento – conclude la nota del senatore del Pd - mi impegnerò per migliorare il testo del decreto annunciato per correggere le parti che per ora non convincono e che indeboliscono i principi su cui si costruisce la nostra sanità pubblica”.
28 agosto 2012
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