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QS Edizioni - martedì 21 maggio 2024

Governo e Parlamento

Decreto Balduzzi. Contini (Fli): “Ingiustificato accanimento contro Ospedali italiani nel mondo”

immagine 30 agosto - La presidente dell’Associazione sottolinea come l’Alleanza “non minaccia il bilancio” e quindi non c’è ragione di cancellare un’associazione “rimasta per molti ospedali - 42 quelli censiti all’estero - l'unico punto di contatto con l'Italia”.
“Stupisce l’accanimento dei vertici del Ministero della Salute contro gli Ospedali Italiani nel Mondo e la loro associazione nell’Alleanza”. Ad affermarlo è la senatrice di Fli Barbara Contini, presidente degli Ospedali Italiani nel Mondo, in riferimento alla norma contenuta nel comma 4, articolo 23, della bozza di Decreto del ministro della Salute Balduzzi che stabilisce lo scioglimento dell'associazione di enti pubblici "Alleanza degli ospedali italiani nel mondo".

“Il disimpegno unilaterale del ministero dall’Alleanza, già deciso dall’allora ministro della Salute Ferruccio Fazio nell’agosto 2010 - spiega Contini - la ha privata delle risorse fino ad allora conferite, abbattendo, da allora, i costi a carico del bilancio del ministero ad euro zero per personale, sede e per qualsiasi altra attività”.

“L’Alleanza degli Ospedali Italiani nel Mondo – spiega ancora la senatrice - è un’associazione regolata dal Codice Civile i cui soci sono 42 Ospedali Italiani all’estero, censiti dal ministero degli Affari Esteri, senza obblighi di contribuzione alcuna, e 34 Ospedali di riferimento in Italia liberi di mantenere la loro associazione, pagando l’astronomica quota sociale annuale di euro 1.500. E’ legittimo chiedersi allora: perché il ministro della Salute vuole forzare gli altri soci fondatori, ministeri Esteri, Istruzione e Dipartimento dell’Innovazione, che non hanno mai pagato un centesimo ad abbandonare l’Alleanza? Se mantenere in vita l’Alleanza non minaccia il bilancio, perché accanirsi nel volere togliere per forza la spina all'Alleanza, rimasta per molti Ospedali l'unico punto di contatto con l'Italia?”.

“I cittadini italiani – conclude Contini - hanno diritto di conoscere le risposte” a queste domande.
 
30 agosto 2012
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