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QS Edizioni - venerdì 17 maggio 2024

Governo e Parlamento

Nadef. Castellone (M5S). “Dal Governo politiche che non faranno stare in salute l’Italia”

di Mariolina Castellone
immagine 3 ottobre - Nella Nedef per il prossimo anno prevede ancora tagli alla sanità, sia in rapporto al Pil (dal 6,6 al 6,2%), sia in termini assoluti (da 134,7 a 132,9 miliardi di euro). Gli investimenti in sanità, con la solita, sterile furbizia, nelle tabelle della Nadef vengono previsti in aumento dal Governo solo negli anni a venire, come se le urgenze non fossero adesso. E si fa tutto questo occhieggiando alla sanità privata, rivolgendo sguardi compiaciuti ai soliti imprenditori amici

Governo e maggioranza di centrodestra non sono in salute. E portano avanti politiche che non faranno stare in salute l’Italia.

1. Hanno portato alla crescita zero, certificata negli ultimi documenti economici, un Paese che grazie alle politiche del Governo Conte II e del M5S era cresciuto del 12% nell’ultimo biennio.
2. Non diminuiranno, e verosimilmente aumenteranno, il debito pubblico in rapporto al Pil, che quelle stesse politiche dell’Esecutivo Conte II hanno fatto scendere di 15 punti in tre anni.
3. Con la crescita zero produrranno un buco nelle entrate, quando nel precedente biennio, grazie alla poderosa crescita, avevamo registrato 100 miliardi in più di gettito fiscale, certificati dal Rendiconto generale dello Stato 2022.
4. Non sono in grado di gestire 209 miliardi di fondi europei portati in dote dalle battaglie europee del Governo Conte II e del M5S.
5. L’Italia è ancora nella morsa di un’inflazione scatenata da una guerra che il Governo Meloni sta continuando ad alimentare economicamente, una guerra drammatica, che porta distruzione e un totale impoverimento del portafoglio degli italiani.

In questo Paese non in salute, l’Esecutivo dei patrioti ha scritto una Nadef (Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza) in cui per il prossimo anno prevede ancora tagli alla sanità, sia in rapporto al Pil (dal 6,6 al 6,2%), sia in termini assoluti (da 134,7 a 132,9 miliardi di euro). Come ci ricorda ancora una volta la Fondazione Gimbe, tutto questo rappresenta un crollo della spesa sanitaria.

Durante il Governo Conte II, il M5S era riuscito ad alzare l’asticella al 7,4% del Pil nel 2020 e al 7,1% nel 2021, agganciando l’attuale media europea. Gli investimenti in sanità, con la solita, sterile furbizia, nelle tabelle della Nadef vengono previsti in aumento dal Governo solo negli anni a venire, come se le urgenze non fossero adesso. Tanto poi domani chi vivrà, provvederà. E si fa tutto questo occhieggiando alla sanità privata, rivolgendo sguardi compiaciuti ai soliti imprenditori amici.

Noi siamo un’altra cosa. La nostra proposta di riforma del finanziamento sanitario è basata su 4 punti:
1. Investimenti nella sanità pubblica mai sotto il 7% del Pil.
2. Riforma del Titolo V della Costituzione per riaccentrare la gestione della sanità e porre rimedio ai danni creati dall’attuale polverizzazione.
3. Superamento definitivo del limite alle assunzioni, che inchioda la spesa per il personale al livello del 2004, meno il famigerato 1,4%.
4. Emissione da parte dello Stato di ‘Bond sanità’, per permettere agli italiani che lo desiderano di avere titoli ben remunerati, i cui proventi saranno destinati al potenziamento della sanità pubblica.

Noi ci siamo, pronti a evitare il disastro del Governo Meloni e ridare salute al Paese.

Mariolina Castellone (M5S)

3 ottobre 2023
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