“C'è l'impegno del nostro ministero per dare presto concretezza alla sanità digitale, che è diventata sinonimo di prossimità per la sua capacità di portare il servizio sanitario a domicilio del paziente, e di equità nell'accesso alle cure, potendo azzerare distanze geografiche e divari assistenziali e consentire a chiunque, ovunque risieda, di accedere alle migliori cure”. Ma la sanità digitale “è anche sinonimo di sostenibilità”, perché “l'accessibilità tempestiva e precoce a informazioni cliniche sul paziente attraverso servizi di telemedicina permetterà di intervenire sul sintomo prima che le condizioni di salute richiedano un intervento emergenziale”. Il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenuto in videocollegamento all'evento `ComoLake2023 - Next Generation Innovations´, ha spiegato così l'impatto della rivoluzione hi-tech in sanità.

Una rivoluzione che “porterà a una riduzione degli accessi impropri al pronto soccorso e questo potrà assicurare interventi e prestazioni necessarie a chi ne ha veramente bisogno - sottolinea - Consentitemi anche di ricordare che in quest'anno di Governo siamo riusciti a sbloccare l'impasse del Fascicolo sanitario elettronico e siamo entrati nella fase 2.0. In altre parole, a breve basterà accedere a questo dispositivo per conoscere tutta la storia clinica di un assistito”, afferma Schillaci ricordando “un progetto pilota nato nell'ambito del Pnrr, che destina 50 milioni di euro per promuovere un utilizzo diffuso delle televisite. Ma l'ambizione è quella di investire con più coraggio in attività progettuali che attraverso l'intelligenza artificiale mirano a rafforzarne la capacità di Governo dei dati e lo sviluppo di strumenti computazionali con elevate capacità elaborative. Per disporre di scenari di programmazione e prevenzione sanitaria, simularne gli impatti economici di fabbisogno di salute e stili di vita”.