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QS Edizioni - mercoledì 8 maggio 2024

Governo e Parlamento

Covid. Sulla commissione d’inchiesta l’Affari Sociali vota il mandato al relatore solo al terzo tentativo. Protesta l’opposizione

di Giovanni Rodriquez
immagine 24 gennaio - Le proteste si sono concentrate in particolare sull'esito della prima votazione, andata in scena la scorsa settimana, che ha visto la maggioranza non riuscire ad affermarsi. Solo in un secondo momento un deputato di maggioranza rientrato in commissione è riuscito a far salire i voti a favore. La forzatura sulla seconda votazione, dopo la conclusione legittima del precedente esito, ha scatenato le proteste delle opposizioni che si sono rivolte al presidente Fontana. Da qui la decisione di ricorrere ieri ad un terzo voto

Ieri sera la commissione Affari Sociali della Camera ha conferito il mandato al relatore a riferire in aula sul disegno di legge che propone l'istituzione di una commissione d'inchiesta sulla gestione dell'emergenza Covid. Non sono però mancate le polemiche visto che la maggioranza è riuscita nel suo intento solo al terzo tentativo.

Le proteste dell'opposizione si sono concentrate in particolare sull'esito della prima votazione, andata in scena la scorsa settimana, che ha visto la maggioranza non riuscire ad affermarsi. Il conteggio finale è stato infatti di 11 pareri favorevoli e 11 contrari. Solo in un secondo momento un deputato di maggioranza, rientrato in commissione, è riuscito a far salire a 12 i voti a favore. La forzatura sulla seconda votazione, dopo la conclusione legittima del precedente esito che aveva visto la maggioranza soccombere, ha scatenato le proteste delle opposizioni che si sono rivolte direttamente al presidente della Camera Lorenzo Fontana.

Da qui la necessità di una terza votazione ieri sera, dopo i lavori dell'aula, che ha visto la maggioranza riuscire a conferire il mandato al relatore a riferire positivamente in aula.

"Oggi siamo stati costretti a rivotare il mandato al relatore della Commissione Covid a riferire in Aula. Un mandato già bocciato dalla Commissione Affari Sociali alla Camera una settimana fa, a dimostrazione dell’incapacità politica della maggioranza, che ha però voluto piegare le istituzioni democratiche al suo volere ripetendo il voto per ottenere il risultato sperato. E nonostante la figuraccia e il colpo di mano siano stati denunciati dalle opposizioni, il centrodestra ha ugualmente deciso di votare per la terza volta, a una settimana di distanza. Si tratta dell’ennesima forzatura da parte di una maggioranza allergica alla democrazia e alle sue regole, capace solo di concepire il Parlamento come una claque del governo di turno”, spiegavano ieri sera i Parlamentari del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali alla Camera Andrea Quartini, Carmen Di Lauro, Marianna Ricciardi e Gilda Sportiello.

Anche per Paolo Ciani (Pd) il fatto che la Commissione sia stata costretta a ripetere la votazione sul mandato al relatore "rappresenta di per sé una sconfitta. La maggioranza ha di fatto disconosciuto il risultato della votazione. Questo costituisce una ferita per le relazioni all'interno della Commissione. La ripetizione del voto è apprezzabile da un punto di vista formale ma è inutile dal punto di vista sostanziale, visto che non viene ristabilita la realtà di quanto è accaduto".

Infine, il presidente della commissione Ugo Cappellacci, nel ricostruire l'accaduto, sottolinea che, "a fronte dell'esito incerto di una votazione, la presidenza ha correttamente ritenuto opportuno effettuare una controprova che, come assai spesso avviene, si è svolta per alzata di mano e non per appello nominale". Ritiene pertanto che le obiezioni formulate dalle opposizioni "attengano a un problema di natura formale e che non si possa rintracciare alcuna malafede nella gestione dello spiacevole episodio verificatosi".

Giovanni Rodriquez

24 gennaio 2024
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