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QS Edizioni - mercoledì 1 maggio 2024

Governo e Parlamento

Verso le elezioni. I chirurghi dell’Acoi a Bersani: “Bene le sue parole, ora attendiamo fatti”

immagine 13 febbraio - Il presidente dell’associazione Luigi Presenti commenta la lettera del segretario del Pd agli operatori sanitari. “Non sbaglia quando afferma che il Ssn ha bisogno di investimenti e di interventi studiati dialogando con gli operatori del settore”. Ma ricorda "Stavolta non tollereremo che alle parole non seguano fatti”.
“È il momento di esaminare insieme, operatori della sanità e rappresentanti istituzionali, la riorganizzazione del sistema sanitario nazionale, per il bene dei cittadini non si può aspettare oltre. – lo dichiara Luigi Presenti, presidente dell’Associazione dei Chirurgi Ospedalieri Italiani, commentando la lettera del segretario del Partito democratico agli operatori del servizio sanitario pubblico.- Non sbaglia Bersani quando afferma che il sistema sanitario italiano ha bisogno di investimenti e di interventi studiati dialogando con gli operatori del settore: come già abbiamo spiegato nell’appello “Prima la salute”, rivolto a tutte le forze politiche impegnate nella campagna elettorale, è solo grazie ai sacrifici e agli sforzi del personale sanitario che si riesce a rimediare, almeno in parte, alle gravi mancanze della sanità pubblica italiana, ma è chiaro che questi sforzi non possono supplire alla mancanza di fondi e strutture adeguate.
 
“Gli operatori sanitari, però, non possono essere lasciati soli ad affrontare le difficoltà e – sottolinea Presenti - le inevitabili rimostranze dei pazienti, destinatari primi di servizi carenti. È necessario che chi è in prima linea nel portare avanti il sistema sanitario venga coinvolto,  a tutti i livelli, nelle decisioni che riguardano il sistema di cui siamo i massimi protagonisti. Oggi, dopo mesi di allarmi ripetuti, è giunta una prima presa di posizione alle richieste avanzate e ai segnali di pericolo per il mantenimento del diritto costituzionale alla salute, che tutti dovremmo concorrere a tutelare. Questa volta – conclude il presidente Acoi – non tollereremo che alle parole non seguano fatti.”
13 febbraio 2013
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