“Negli ultimi dieci anni il settore del gioco d’azzardo ha avuto una crescita senza paragoni, stimolata dalla proliferazione di slot machines, sale da gioco (i cosiddetti minicasinò) e gioco on-line, riteniamo necessario affrontare il tema in modo sistematico e costruttivo mettendo a confronto idee e proposte di riforma”. Lo ha dichiarato
Lorenzo Basso, deputato del partito democratico e promotore dell’intergruppo parlamentare sul tema del gioco d’azzardo.
“Lo sviluppo incontrollato del gioco d’azzardo, frutto di regole sempre più permissive, ha fatto emergere gravi problemi sociali e sanitari: impoverimento, patologie gioco-correlate, usura, riciclaggio di denaro sporco da parte della criminalità organizzata”, ha detto.
“L’anello mancante di questa controffensiva per limitare il dilagare del gioco d'azzardo è uno specifico provvedimento nazionale – ha continuato Basso – bisogna portare avanti l’impegno avviato nella scorsa legislatura per ottenere rapidamente alcuni risultati concreti. La costituzione dell’intergruppo è un passo importante nella giusta direzione ed è con soddisfazione che sottolineo come vi sia stata un’adesione massiccia e rapida da parte di colleghi di tutti gli schieramenti”.
Per il deputato Pd è necessario dare una risposta culturale al problema, a partire dall’introduzione del divieto di pubblicità del gioco d’azzardo, anche on line. “Più in generale è l’intera materia che andrebbe riformata: regime delle concessioni e delle autorizzazioni, prelievo erariale, strumenti di prevenzione e cura della dipendenza, contrasto al riciclaggio e alla criminalità organizzata - ha sottolineato - E l’intergruppo è la sede migliore in cui formulare proposte, sapendo che ogni giorno perduto allontana l’avvio di quel processo di cambiamento della mentalità diffusa che richiede tempi lunghi ma che è il solo modo efficace per risolvere il problema alla radice ed evitare che fatti come quello di Ischia continuino a ripetersi anche in futuro. Per questo - ha concluso Basso - ci riuniremo già la settimana prossima per cominciare il nostro lavoro”.