167.800.000 euro. Questa la somma da destinare alla medicina penitenziaria che il Comitato interministeriale per la programmazione economica ha ripartito tra le Regioni e le Province Autonome, nell’ambito delle disponibilità del Fondo sanitario nazionale 2012.
La delibera, del luglio scorso, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 273 del 21 novembre.
La parte maggiore dell’importo,
145.765.637 euro, va a favore delle Regioni a statuto ordinario e della Sardegna. Mentre i restanti
22.034.363 euro - di cui 19.404.825 euro costituiscono residui a carico della Giustizia e 2.629.538 euro sono a carico della Salute, vanno
alle Regioni a statuto speciale, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia e Valle D’Aosta e alle Province autonome di Trento e Bolzano.
La delibera del Cipe prevede inoltre che il trasferimento delle risorse alla Sicilia per “l’espletamento delle funzioni di sanità penitenziaria nell’ambito del Ssn avverrà solo dopo l’emanazione delle relative norme di attuazione secondo il proprio Statuto speciale”.
Invece per il Friuli-Venezia Giulia e la Valle d’Aosta il trasferimento delle risorse “è subordinato all’applicazione delle procedure previste dalle relative norme di attuazione”.
Nelle more di tale adempimento “l’onere per il funzionamento delle strutture e per il personale dipendente resta a carico del ministero della Giustizia”.
Infine la quota destinate alle Province autonome di Trento e di Bolzano, ovvero
1.109.910 di euro, “è resa indisponibile ai sensi dell’art. 2, comma 109, della legge n. 191/2009, per essere versate all’entrata del bilancio dello Stato”.