toggle menu
QS Edizioni - martedì 7 maggio 2024

Governo e Parlamento

Aids. M5S: "Ridurre Iva su profilattici e distribuzione gratuita nelle scuole"

immagine 14 gennaio - A questo si aggiunge attivazione del Comitato tecnico sanitario operante presso il ministero della Salute e delegato alle funzioni per la lotta contro l'Hiv. Sono questi alcuni dei punti contenuti nella mozione presentata dal Movimento 5 Stelle alla Camera a prima firma Giulia Di Vita.
Riduzione dell’Iva sui profilattici, distribuzione gratuita degli anticoncezionali nelle scuole e nelle università anche tramite appositi distributori automatici, attivazione e insediamento, secondo quanto già previsto dalla legge, del Comitato tecnico sanitario operante presso il ministero della Salute e delegato alle funzioni per la lotta contro l’Hiv. Sono questi alcuni dei punti principali contenuti nella mozione sull’Hiv presentata alla Camera dal MoVimento 5 Stelle a prima firma Giulia Di Vita.

“Questo provvedimento - spiegano i deputati firmatari della mozione - nasce dalla necessità di sollecitare il Governo a dareattuazione a provvedimenti e misure già vigenti in materia, ma che restano solo sulla carta perché disapplicate. Rileviamo dunque il bisogno di una ‘scossa’ affinché tutti i soggetti coinvolti agiscano secondo le rispettive competenze e responsabilità".

"Chiediamo – aggiungono - che venga facilitato l’accesso ai mezzi di contraccezione e che la diffusione sulle informazioni e le attivit à di prevenzione contro l’Hiv sia più capillare. Questa azione sinergica deve essere rivolta in particolare ai giovani, al fine di agevolarne un approcciomaggiormente consapevole alla sessualità. Vogliamo inoltre che il Parlamento venga informato annualmente sullo stato di attuazione delle strategie attivate per fronteggiare la diffusione dell’Hiv, procedura che l’ultima volta è stata compiuta nel 2010”.
 
Infine, Giulia di Vita auspica che “il Governo si impegni a elaborare appositi programmi di ‘educazione sentimentale’ e di genere nelle scuole di ogni ordine e grado, al fine di promuovere il superamento dei pregiudizi e delle discriminazioni che purtroppo ancora oggi subiscono molte persone sieropositive”.
14 gennaio 2014
© QS Edizioni - Riproduzione riservata