toggle menu
QS Edizioni - lunedì 29 aprile 2024

Governo e Parlamento

Chiusura Opg. Saccomanno: "Una proroga della vergogna di Stato"

immagine 1 aprile - Per l'ex senatore relatore dell’inchiesta sugli Ospedali psichiatrici giudiziari, la politica nuova non ha avuto il coraggio di chiudere "questo orrore". Per Saccomanno ora il Governo deve assicurare "quel monitoraggio che fino ad ora non ha fatto e le Regioni i circa 1.000 segregati negli Opg".
“La politica nuova non ha avuto il coraggio nelle Regioni e nello Stato centrale di chiudere l’orrore degli OPG. Un anno è niente per chi vive la sua libertà, sceglie i luoghi, sceglie le cure. Agli ammalati rinchiusi in Opg non sono solo state tagliate spesso immotivatamente le ali della libertà, ma amputati anche gli arti con cui aiutarsi: carcerieri invece di psichiatri e personale sanitario. Quasi con metodo è stato reciso il cordone ombelicale con il proprio territorio e con le loro famiglie, che poi li rigettano e, complice lo Stato, li lasciano talvolta morire in una specie di ergastolo senza volto". Lo ha dichiarato Michele Saccomanno, ex senatore della XIV legislatura, componente della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Ssn e relatore dell’inchiesta sugli Ospedali psichiatrici giudiziari. 
 
"Il Governo assicura per il futuro un monitoraggio che fino ad ora non ha fatto e dobbiamo sperare che le Regioni, impegnate l’anno prossimo in una tornata elettorale, non coprano ancora una volta le loro coscienze dimenticando circa 1000 segregati negli Opg, poiché tanto non votano e sono un numero irrilevante di cittadini - ha concluso Saccomanno -. Nemmeno con il 150° dell’Italia riunita, ci siamo liberati di una vergogna di Stato riconosciuta anche dal Presidente Napolitano”. 
1 aprile 2014
© QS Edizioni - Riproduzione riservata