Sembra non aver fine l'altalena dei numeri sul tetto di età per il pensionamento di medici, universitari e primari. Dopo la soglia dei 65 anni approvata inizialmente dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera e la successiva modifica in Aula che aveva portato Monteritorio a licenziare il testo con l'innalzamento a 68 anni per universitari e primari, è arrivato stamattina uno stop dal Senato. E' stato infatti approvato un emendamento soppressivo, presentato dal Governo, che elimina il comma 5 dell'art. 1.
L'Esecutivo schiaccia dunque il tasto rewind e riporta, di fatto, il tetto del pensionamento a 70 anni per gli universitari e a 65 per i medici pubblici, eliminando il pensionamento d'ufficio per i primari così come era previsto dal precedente comma 5 del decreto.
Giovanni Rodriquez