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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Governo e Parlamento

Specializzazioni in medicina. Dopo il parere del Css si accelera iter del decreto Miur-Salute per la riforma

immagine 20 gennaio - Lo scorso 13 gennaio il Consiglio superiore di sanità ha dato il suo ok allo schema di decreto. Le scuole diminuiranno di numero passando da 57 a 50 e per 30 di esse ci sarà un anno in meno di corsi. Lenzi (Cun): “Con i risparmi più borse per gli specializzandi”.
Lo scorso 13 gennaio il Consiglio superiore di sanità ha dato il suo parere favorevole al decreto del Miur-Salute sulle scuole di specializzazione in medicina, previsto dal decreto legge del giugno scorso sulla semplificazione della Pubblica Amministrazione. Ad illustrare il parere e le novità contenute nel decreto è Andrea Lenzi, presidente del Consiglio universitario nazionale (Cun) e presidente della V sezione del Css.
 
''Il Consiglio - spiega all’Ansa - ha espresso parere favorevole al decreto di riordino ed ora è attesa, a giorni, la firma da parte dei ministri dell'Università e della Salute''.
 
''Accorciando la durata delle scuole – sottolinea ancora Lenzi - si risponde all'esigenza di realizzare un risparmio in tempi di crisi, ma dall'altro questa riforma è anche un'operazione di riorganizzazione dell'ordinamento attraverso un'operazione di qualità che ci permette di mantenerci in linea con L'Europa. In pratica, riduciamo la 'cilindrata', ovvero la durata delle scuole, ma aumentiamo i 'cavalli motore', ovvero la qualità del sistema''.
 
E grazie ai risparmi che si potranno conseguire sottolinea Lenzi, ''si potranno anche aumentare il numero delle borse per le scuole di specializzazione, oggi circa 5mila a fronte di circa 10mila laureati in Medicina l'anno''.
 
Le novità del decreto.“Intanto verranno accorpate alcune delle scuole e due verranno eliminate (Medicina aerospaziale e Neurofisiopatologia). In totale, le scuole passeranno dalle attuali 57 a 50 e per 30 di esse il percorso verrà accorciato di un anno: così, ad esempio – spiega Lenzi - Psichiatria passerà da 5 a 4 anni e Chirurgia da 6 a 5 anni. Al termine, vi sarà un esame nazionale per tipologia medica, una sorta di ''certificazione nazionale di qualità''.
 
Le nuove disposizioni del decreto si dovrebbero "intrecciare" a questo punto con il nuovo percorso della formazione medica specialistica previsto dalla legge delega (ex art. 22 del Patto per la Salute) in discussione (vedi altro articolo).
20 gennaio 2015
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