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QS Edizioni - sabato 4 maggio 2024

Governo e Parlamento

Test scuole di specializzazione. Per il Tar non è da annullare. Bocciato ricorso del Codacons

di L.F.
immagine 16 marzo - I giudici amministrativi hanno respinto il ricorso presentato dall’associazione a nome di 183 medici dopo il caos dello scorso autunno occorso durante il test. Per il Tar non ci sono prove di “disparità di trattamento, eccesso di potere, difetto di imparzialità, pubblicità e trasparenza, arbitrarietà e irragionevolezza nel ricalcolo dei punteggi dei candidati, disparità di trattamento e ingiustizia manifesta”. LA SENTENZA
Per il Tar del Lazio il test per l’accesso alle scuole di specializzazione di medicina svoltosi lo scorso autunno è valido e ha respinto il ricorso del Codacons presentato a nome di 183 medici che chiedeva l’annullamento del test e l’ammissione in sovrannumero alla scuola di specializzazione prescelta. Il caso, ricordiamo, era scoppiato in seguito all’inversione di due quesiti nelle due prove relativi all’Area medica e dei Servizi clinici. Il Ministero dell’Istruzione aveva chiuso la pratica senza annullare il test ma cancellando (è stato dato un +1 d’ufficio) de facto le due domande ai fini del punteggio.
 
Nelle sue motivazioni il Tar del Lazio ha rilevato come l’inversione delle domande è avvenuta ma ha “comunque riguardato quesiti afferenti alla Scienza medica e non ad altra materia”. Per i giudici non c’è nemmeno traccia di “disparità di trattamento, eccesso di potere, difetto di imparzialità, pubblicità e trasparenza, arbitrarietà e irragionevolezza nel ricalcolo dei punteggi dei candidati, disparità di trattamento e ingiustizia manifesta”.
 
Per il Tar “a fronte di un minor danno si è potuto evitare l’annullamento totale della procedura a discapito di quanti avessero raggiunto posizioni atte a far loro conseguire l’iscrizione ad una Scuola di Specializzazione a prescindere dalle due domande errate”.
 
L.F.
16 marzo 2015
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