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QS Edizioni - mercoledì 1 maggio 2024

Governo e Parlamento

Riforma scuola. Da commissione sanità del Senato parere favorevole con osservazioni. “Potenziare educazione a salute e sessualità”

immagine 10 giugno - Dalla corretta alimentazione alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. E ancora, dalla prevenzione delle dipendenze da alcol, fumo, droghe e patologie da gioco, al contrasto del bullismo. Sono alcune delle osservazioni apportate dalla XII commissione. Per il relatore, Lucio Romano: "È un tassello in più per rendere la scuola più moderna". IL PARERE
Parere favorevole con osservazioni da parte della commissione Igiene e Sanità del Senato sul testo della riforma della scuola."Sono soddisfatto che il parere, di cui sono stato estensore, sia stato approvato - a larga maggioranza - in Commissione Igiene e Sanità. Con questo atto si prevede, tra l'altro, di potenziare i percorsi scolastici di educazione alla salute e della sessualità, alla corretta alimentazione e agli stili di vita, alla prevenzione delle dipendenze da alcol, fumo, droghe e patologie da gioco, al contrasto del bullismo. Una particolare attenzione è stata data all'inclusione scolastica degli studenti con disabilità. L'approvazione del parere è un tassello in più per rendere la scuola più moderna e rispondente alle esigenze attuali". Lo scrive in una nota il relatore del testo, Lucio Romano del Gruppo Per le Autonomie (SVP, UV, PATT, UPT) - PSI – MAIE ed esponente di Democrazia Solidale.

Di seguito le osservazioni presentate:
1. occorrerebbe potenziare ulteriormente i percorsi scolastici di: educazione alla salute (ivi inclusa l'educazione alla corretta alimentazione e, più in generale, ai corretti stili di vita, tra cui la pratica sportiva) e della sessualità anche a fini di prevenzione delle malattie appunto sessualmente trasmissibili; prevenzione delle dipendenze da alccol, fumo, droghe nonché delle nuove forme di dipendenza patologica da gioco (new addictions); contrasto al bullismo. Risulta pertanto necessario adottare, per ogni dipendenza, specifici e tempestivi percorsi di prevenzione in ottica sistemica, con il coinvolgimento dell'intera comunità scolastica (studenti, famiglie, docenti). Al fine di promuovere lo sviluppo della conoscenza delle tecniche di primo soccorso nelle scuole, è auspicata la realizzazione di iniziative formative permanenti, rivolte agli studenti, in collaborazione istituzionale con il Servizio di Emergenza Territoriale "118" del Servizio Sanitario Nazionale e, ove occorra, con il contributo di competenze socio sanitarie territoriali, nel rispetto dell'autonomia scolastica.

2. È opportuno, inoltre, individuare modalità di raccordo degli uffici scolastici con i docenti distaccati presso le comunità terapeutiche, in considerazione della peculiare esperienza educativa e metodologica maturata da questi ultimi nello specifico settore delle dipendenze.

3. Occorrerebbe assicurare continuità ai distacchi dei docenti comandati presso la comunità terapeutiche, anche oltre l'anno scolastico 2015-2016, atteso l'importante lavoro educativo e preventivo da essi svolto sia con la comunità scolastica in generale sia, in particolare, in favore degli studenti tossicodipendenti fuoriusciti dal circuito della scuola, assistiti in comunità terapeutica o sottoposti a forme restrittive alternative.

4. Occorrerebbe valutare l'opportunità di introdurre nelle scuole un servizio di accompagnamento psico-pedagogico, finalizzato alla prevenzione delle condizioni di disagio adolescenziale degli studenti, attraverso la presenza negli istituti di personale qualificato dei servizi sanitari specialistici territoriali.

5. Occorrerebbe rendere più dettagliata la formulazione dei principi e criteri di delega al Governo per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, apparendo il testo (articolo 22, comma 2, lettera d) e punti seguenti) condivisibile nelle finalità perseguite ma non sempre sufficientemente specifiche. Inoltre, si ritiene opportuno un supplemento di riflessione in tema di continuità didattica, non riconducibile alla sola possibilità di fruire dello stesso insegnante di sostegno per l'intero ordine o grado di istruzione nonchè in tema di individuazione e sviluppo delle
abilità residue degli alunni portatori di disabilità, nel cui ambito appare incongruo coinvolgere specialisti che partecipino a meri "incontri informali".

6. Occorrerebbe stanziare finanziamenti più consistenti per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, anche valutando la possibilità di fare ricorso a fondi europei.

7. Occorrerebbero misure aggiuntive per il contrasto della dispersione scolastica, finalizzate a ripristinare adeguate condizioni di scolarizzazione, anche attraverso un ripensamento del distretto scolastico, in un'ottica non centralistica ma attenta alle peculiarità territoriali.
10 giugno 2015
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