“E' vero che quando si è toccato il fondo si può continuare a scavare, ma all'azienda Villa Sofia si è davvero superato ogni limite. Ci aspettavamo la notizia della sospensione di
Damiano Mazzarese ed invece era giunta quella della sua ‘promozione’. Mazzarrese ha poi rifiutato l’incarico ma resta il fatto che siamo alla pura follia”. Così i deputati del Movimento 5 stelle siciliani e in commissione Affari Sociali commentano il caso del medico indagato nella vicenda di Villa Sofia, presso la quale è primario, e che ha anche portato
all’arresto del primario di chirurgia plastica e maxillo facciale Matteo Tutino, "ma incomprensibilmente - dicono i 5 Stelle - chiamato a guidare ad interim il reparto di Anestesia e rianimazione dell'ospedale Cervello.
Nei prossimi giorni sulla vicenda sarà presentata una interrogazione all’Assemblea regionale siciliana, mentre un'altra è stata già depositata alla Camera dalla deputata
Giulia di Vita, che ha anche scritto all'Anac, l'autorità nazionale anticorruzione, per informarla della situazione.
“Vogliamo capire quale sia l'aberrante logica che ha portato a immaginare la nomina a capo di due reparti un medico coinvolto nelle stesse indagini per cui Tutino si trova agli arresti domiciliari. La spiegazione addotta per tale nomina dal Direttore del Cervello,
Gervaso Venuti, ovvero perché sarebbe stata 'perché a costo zero' è francamente incommentabile”.