toggle menu
QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Governo e Parlamento

Decreto appropriatezza. Chiamparino replica a Lorenzin: “Non serve scaricare il problema sulle Regioni. L’intesa l’abbiamo firmata in due, sanzioni ai medici comprese”. Ma apre a possibili modifiche: “Purché siano fatte insieme”

di Ester Marago'
immagine 24 settembre - “Non sono in grado di dire se Lorenzin abbia torto o ragione, non ero al tavolo ma comunque la sua affermazione non mi sembra metodologicamente corretta. Soprattutto per il proseguio del lavoro che dovremmo fare insieme sulla razionalizzazione della sanità. Se si condivide un lavoro, si condividono anche i risultati. E lo si difende tutti insieme. Poi se c’è da modificarlo lo si modifica tutti insieme”
“A cosa serve, fare queste affermazioni? Questo è un atteggiamento che non ci fa fare molti passi in avanti. A che serve scaricare il problema sugli altri per ragioni di consenso. Questa non è condivisione. Non mi sembra un atteggiamento corretto, e lo dico con tutta franchezza”.
 
Nonostante la sua “aplomb” sabauda,  non nasconde la sua irritazione il presidente delle Regioni, Sergio Chiamparino leggendo quanto ha dichiarato ieri il ministro Beatrice Lorenzin nella sua intervista a Quotidiano Sanità.
 
“Non sono in grado di dire se Lorenzin abbia torto o ragione, a quel gruppo di lavoro specifico non ho partecipato  – ha detto Chiamparino – ma comunque la sua affermazione non mi sembra metodologicamente corretta, soprattutto per il proseguio del lavoro che dovremmo fare insieme sulla razionalizzazione della sanità. Perché se si condivide un lavoro, si condividono anche i risultati. E lo si difende tutti insieme. Poi se il ministro ha delle idee su come cambiare la norma lasciandone inalterate le finalità di lotta all'inappropriatezza, figuriamoci se non siamo disposti a un confronto. Ma se ci fosse la possibilità di apportare modifiche una cosa è certa, andrebbero fatte insieme concordandone ogni dettaglio. Perché, se anche fosse vero che le Regioni hanno voluto quelle sanzioni, è anche vero che se si inizia una cosa insieme la si condivide tutta”.
 
“Il ministro Lorenzin è abilissima nel fare queste affermazioni come quando sostiene che eravamo stati noi  a voler tagliare i 2,350 miliardi – ha aggiunto – noi non diciamo 'l’ha voluto il Governo'. Non giochiamo a ping pong. Nell’ambito dei tagli che ci ha chiesto il Governo ci è parso ed è parso anche al Governo che una delle misure necessarie anche a risparmiare, fosse quella di andare a incidere sull’appropriatezza.  Le misure vengono prese in maniera condivisa. E anche nel caso delle sanzioni a carico dei medici c’è stato un lavoro, svolto dai tecnici delle regioni e del ministero, condiviso. Io potrei allora dire: bastava non togliere i due miliardi alle Regioni, ma se procediamo così facciamo la corsa dei gamberi. Se si condivide un percorso lo si condivide fino in fondo. Potrei dire che Lorenzin non ha voluto che si intervenisse su altri capitoli. Il tema dell’appropriatezza va affrontato e d’altro canto lo chiedono gli stessi medici, così come bisogna mettere al riparo i medici da denunce troppo facili”.
 
Ester Maragò
24 settembre 2015
© QS Edizioni - Riproduzione riservata