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QS Edizioni - sabato 18 maggio 2024

Governo e Parlamento

Stabilità. Dirindin: “Sistema non può reggere altri tagli”

immagine 4 novembre - “Si fa presto a sostenere che è sbagliato parlare di tagli, ma a legislazione vigente il fondo è stato tagliato di circa 2 miliardi e sono stati previsti maggiori oneri per circa 1,5 miliardi”. “E’ vero che esistono margini di recupero sulla spesa ma non nel breve periodo”.
"Il tema del finanziamento della Sanità non è solo un problema di rivendicazione di più risorse ma piuttosto di sopravvivenza del sistema. La preoccupazione è soprattutto per quei cittadini che rischiano di non avere più accesso alle cure, cosa che si sta verificando sempre più frequentemente, e per gli operatori della sanità già oggi soggetti a turni massacranti. Una situazione insostenibile che preoccupa profondamente". Lo dice la senatrice del PD Nerina Dirindin della commissione sanità, nel corso di un primo esame dei documenti di bilancio 2016-18 in commissione e alla vigilia dell’incontro Governo Regioni previsto per oggi pomeriggio..
 
 
"Si fa presto - continua Dirindin -  a sostenere che è sbagliato parlare di tagli: a legislazione vigente il fondo è stato tagliato di circa 2 miliardi (sui 3 già previsti), e sono stati previsti maggiori oneri per circa 1,5 miliardi (di cui 800 milioni per l'aggiornamento dei LEA, 250 mln circa per il nuovo Piano vaccini, altri 250 mln almeno per il rinnovo dei contratti, senza considerare il silenzio assordante da parte del ministero sui farmaci per l'epatite B, che richiedono ulteriori risorse)".
 
"E' ovvio - prosegue Dirindin - che esistono ancora margini di recupero nella spesa sanitaria ma non nel breve periodo, come ha detto anche la Corte dei Conti, altrimenti il sistema rischia di collassare. Lo dimostra la posizione assunta dalle Regioni, delle associazioni dei malati, dai medici, dai sindacati della funzione pubblica. E' di ieri la notizia dello sciopero indetto dai medici per il 16 dicembre. Tensioni - conclude Dirindin - che sarebbe bene evitare, con un confronto e un'attenzione alle politiche sanitarie che da tempo si aspetta".
4 novembre 2015
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