(…) Una sinistra vince se costruisce in modo stabile un sistema di alleanze sociali che unifica gli emarginati (sempre più numerosi a causa della crisi), la classe lavoratrice che ha perso diritti e si è andata impoverendo e i ceti produttivi che devono essere sostenuti nello sforzo della ripresa e dello sviluppo.
La finanziaria contiene in questo senso importanti provvedimenti: la riduzione delle tasse per le imprese che investono, le decontribuzioni per i nuovi assunti, l'eliminazione dell'Imu agricola, gli incentivi per la contrattazione aziendale, gli aiuti alle partite iva e altri provvedimenti per la cultura, per il sociale e per la scuola che sono apprezzabili. Quello che manca per lanciare un chiaro messaggio in questa direzione sono, a mio parere, due elementi: un chiarimento sulla sanità e un provvedimento per un reddito d'inclusione sociale.
Nel discorso ai parlamentari Renzi ha usato parole chiare sulla sanità, unendo la determinazione nella lotta agli sprechi alla consapevolezza che: "dovremo spendere di più e non di meno", oltre al fatto di pensare ad una "misura speciale per 'epatite C".
Per primo sono convinto che in sanità occorre costantemente innovare (in Toscana lo facciamo) e allo stesso tempo riconfermare la validità e la fiducia nel Servizio Sanitario Nazionale. Se Renzi prendesse una posizione forte in questa direzione come scelta politica fondamentale sua e del Pd, un mondo fatto di ceto medio e di persone in difficoltà, oltre che centinaia di migliaia di operatori sanitari, si sentirebbe rassicurato e nuovamente motivato a votare e a partecipare.
Se poi questo pronunciamento fosse accompagnato da un chiaro provvedimento di sanità pubblica, come la somministrazione del farmaco contro l'epatite C per eradicare la malattia dal territorio nazionale, ci sarebbe pure un fatto concreto e unico nel panorama europeo (…)
Enrico Rossi
Tratto dal blog su Huffington Post