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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Governo e Parlamento

Certificati online: Brunetta, “Un successo”. Entro l’anno anche le ricette via web

immagine 25 marzo - Il ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, ha illustrato ieri pomeriggio, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, i risultati fin qui raggiunti con la messa a regime della procedura di trasmissione telematica dei certificati di malattia.
“Un successo” che ha portato “notevoli risultati”. In questi termini il ministro ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, parla dei certificati online. E assicura che entro l’anno sarà attivo anche il nuovo sistema per le ricette.
Brunetta ne ha parlato nel pomeriggio di ieri in occasione di una conferenza stampa convocata proprio per presentare i risultati finora raggiunti con la messa a regime della procedura di trasmissione telematica dei certificati di malattia (in allegato il due documenti forniti dal ministero dell’Innovazione sul funzionamento del sistema e i dati aggiornati al 23 marzo). Insieme a lui il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua e il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli.
“Negli ultimi 50 giorni sono stati trasmessi all’Inps oltre 3,5 milioni di certificati medici, con una media settimanale di circa 450 mila unità”, ha affermato Brunetta aggiungendo che, dall’avvio del sistema (aprile 2010), il flusso totale dei certificati di malattia online ha superato quota 7 milioni, per un totale annuo stimato di 25 milioni di certificati. La percentuale di cartaceo sul totale dei certificati medici si attesta al di sotto del 2% e la percentuale di medici che usa abitualmente il servizio è superiore al 90%.
“Grazie al nuovo sistema - ha spiegato Brunetta - vincono tutti: l’Inps che oggi è in grado di operare un controllo puntuale delle erogazioni riconosciute per i casi di malattia, con evidenti effetti in termini di risparmi; 17 milioni di lavoratori dipendenti (di cui 13,5 milioni del settore privato), non più costretti a trasmettere ai datori di lavoro e all’Inps i certificati di malattia; 4,4 milioni di imprese che possono avere informazioni immediate sul quadro delle assenze dei propri dipendenti; 180 mila medici (di cui 57.000 medici di famiglia) che ora hanno a disposizione una modalità semplice e immediata. Grazie alla digitalizzazione dei certificati di malattia – ha aggiunto il ministro -, si stima un risparmio diretto complessivamente pari a 590 milioni euro derivante, per l’Inps, dall’eliminazione del processo di data entry dei certificati di malattia cartacei; per le imprese, da un monitoraggio più efficace dell’assenteismo; per i lavoratori dipendenti, dall’abolizione dell’invio con raccomandata A/R del certificato di malattia all’Inps e al datore di lavoro”. Inoltre, secondo il ministro Sacconi, il nuovo sistema, grazie alla facilità e velocità di controllo, migliora, sotto “il profilo inibitorio, più che punitivo”, il fenomeno delle “assenze ingiustificate da comportamenti patologici dello stesso medico”.
Il presidente di Confindustria ha poi osservato come con lo sviluppo dell’e-Health e con l’introduzione delle ICT nella sanità si potrebbe ottenere un risparmio complessivo stimato in 12,4 miliardi di euro in un anno (pari  all’11,7% della spesa sanitaria). Proprio per questo il Piano e-Gov 2012 ha previsto per la sanità un portafoglio di interventi con l’obiettivo, nel breve termine, di semplificare e digitalizzare i servizi elementari e creare le infrastrutture per una erogazione di servizi sanitari sempre più vicini alle esigenze dei cittadini, migliorando il rapporto costo-qualità e limitando sprechi e inefficienze
Il Ministro Brunetta ha infine ricordato di aver firmato lo scorso 18 marzo la Circolare n. 4, che segna un ulteriore passo in avanti del processo. In tre mesi, si giungerà infatti a una completa omogeneizzazione del flusso procedurale e informativo associato ai dipendenti pubblici e privati. Successivamente, superato il periodo transitorio, tutto avverrà “in digitale”: il datore di lavoro non potrà più richiedere al dipendente il certificato cartaceo.
 
 
25 marzo 2011
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