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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Governo e Parlamento

Sicilia. “Regione elimini reddito da requisiti per specializzazioni area medico sanitaria”. L'interrogazione di Ala a Giannini

immagine 25 maggio - senatori siciliani del gruppo Alleanza Liberalpopolare-Autonomie, Giuseppe Compagnone, Antonio Scavone e Giuseppe Ruvolo, in un'interrogazione urgente al ministro dell'Istruzione sottoscritta anche dalle senatrici siciliane del Pd Venerina Padua e Pamela Orrù. "Chiediamo al ministro se non ritenga questo requisito discriminante e in contrasto con le finalità di questi contratti, volti all'acquisizione di competenze".
"Urge intervenire sulla Regione Siciliana che ha inserito il reddito tra i criteri fissati per la partecipazione all'assegnazione dei contratti di formazione specialistica in area medico-sanitaria". Lo chiedono i senatori siciliani del gruppo Alleanza Liberalpopolare-Autonomie, Giuseppe Compagnone, Antonio Scavone e Giuseppe Ruvolo, in un'interrogazione urgente al ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini, sottoscritta anche dalle senatrici siciliane del Pd Venerina Padua e Pamela Orrù.
 
"Il Miur - si legge nell'interrogazione - bandisce annualmente dei concorsi per l'erogazione di contratti di formazione specialistica in area medico-sanitaria che non richiedono alcun dato reddituale come requisito di partecipazione essendo corsi regolarmente retribuiti. La Regione Siciliana, però, nell'Avviso pubblico 6/2016 ha introdotto nel bando regionale un requisito per l'accesso che sembrerebbe costituire un unicum al livello nazionale: quello reddituale. I partecipanti dunque dovrebbero avere un reddito annuo non superiore a 30 mila euro. Le procedure concorsuali ad evidenza pubblica garantiscono le fasce più deboli della società ancorando i criteri di assegnazione al merito e non necessitano, dunque, di qualsivoglia forma di garanzia legata al reddito, così come previsto in tutti i concorsi europei ed internazionali di assegnazioni di borse di specializzazione di area medica".
 
"Chiediamo quindi al ministro - concludono i senatori siciliani - se non ritenga questo requisito discriminante e in contrasto con le finalità di questi contratti, volti all'acquisizione di competenze e che nulla dovrebbero avere a che vedere con il reddito dei destinatari (tanto che nessun'altra regione d'Italia si è sognata di prevedere un siffatto requisito) e quali azioni intenda porre in essere nei confronti della Regione Siciliana per risolvere la situazione". 
25 maggio 2016
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