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QS Edizioni - lunedì 29 aprile 2024

Governo e Parlamento

Brexit ed Ema. Lorenzin sceglie Milano: “È la candidata ad ospitare l’Agenzia Ue del farmaco”

immagine 11 luglio - Il Ministro: “Pur essendo romana ho candidato il nome di Milano come sede dell’Ema”. Sembra dunque tramontare sul nascere l’ipotesi della Capitale su cui si era esposto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti
Niente derby italiano Roma-Milano per ospitare l’Agenzia europea del farmaco (Ema), che dopo la Brexit abbandonerà la sede di Londra.
 
Se sabato il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, aveva chiesto al sindaco di Roma Virginia Raggi di fare fronte comune per portare l’Ema nella Capitale, oggi il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in visita a Brescia, si è schierata a favore di Milano.
 
L’efficienza sanitaria lombarda è “il motivo per cui all’indomani di Brexit, pur essendo romana ho candidato il nome di Milano come sede dell’Ema”, ha detto all’agenzia DIRE Lorenzin, in visita a Brescia dove ha inaugurato la nuova ala dell’Istituto Privato Poliambulanza.
 
Questo proprio perché la Lombardia “con respiro europeo e un tessuto industriale accogliente, centri di ricerca, università, irccs, ha una concentrazione di luoghi che intorno alla struttura ambulatoria possono fare sistema” e avere “le skill che ci verrebbero richieste per ospitare l’Agenzia Europea del Farmaco”.
 
Per Lorenzin “la Lombardia è stata e continua ad essere una delle regioni più evolute dal punto di vista sanitario”, questo “non solo per l’efficienza sanitaria ma per quella industriale” con cui questa regione “ha saputo affiancare agli ospedali e ai centri di cura grandi centri di ricerca a livello scientifico”. Modello lombardo esportabile su scala nazionale? A detta del ministro la congiuntura tra cura e ricerca, tra medicina e industria “ha fatto fare un salto di qualità al territorio lombardo negli ultimi dieci anni”, ora “vediamo come andrà questa riforma che stiamo guardando con attenzione”, perché secondo il parere di Lorenzin, “le best practice lombarde possono essere effettivamente esportabili in altre regioni”.
11 luglio 2016
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