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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Governo e Parlamento

Lorenzin plaude a Emilia Romagna per obbligo vaccino per iscrizione al nido: “Decisione coraggiosa nell’interesse della salute pubblica e di tutta la sua popolazione”

immagine 23 novembre - Il ministro della Salute intervistata da Sky TG24 ha mostrato apprezzamento nei confronti della legge regionale dell'Emilia Romagna, approvata ieri, che obbliga tutti i bambini iscritti al nido a vaccinarsi. Lorenzin ha sottolineato come un tempo alcune vaccinazioni si facessero proprio  nelle strutture scolastiche
"Io penso - ha affermato il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin a Sky TG24 - che la decisione dell'Emilia Romagna sia stata una decisione coraggiosa e giusta a fronte di un calo vaccinale nella regione molto preoccupante, sia per quanto riguarda le vaccinazioni obbligatorie sia per quanto riguarda le vaccinazioni facoltative. Le malattie viaggiano in prima classe, come dico sempre io, abbiamo il tema della meningite che mi sembra un tema da non sottovalutare di cui purtroppo vediamo i dati ormai quotidiani. Quindi io credo che la Regione Emilia Romagna abbia fatto un'azione coraggiosa nell'interesse della salute pubblica e della salute di tutta la sua popolazione che penso sia un interesse superiore".

"Quando nel '99 - ha proseguito il Ministro - si abolì l'obbligo di vaccinazione (ricordiamoci che io che sono del '71 sono stata vaccinata a scuola, molte vaccinazioni ce le facevano la mattina a scuola oltre a quelle che venivano fatte ovviamente nella prima infanzia). Era perché si era raggiunta una tale copertura vaccinale nel Paese che non si poteva neanche immaginare che sarebbero nati dei movimenti no-vaccino, fondati su motivazioni totalmente non scientifiche, senza nessuna evidenza, che avrebbero portato un pericolo per tutta la popolazione. Faccio degli esempi: noi abbiamo avuto anche quest'anno bambini morti purtroppo per pertosse. Abbiamo un'insorgenza del morbillo preocupante con morti per effetti collaterali dati dal morbillo nel nostro Paese".
 
Lorenzo Proia
23 novembre 2016
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