Il Tar Lazio ha annullato il
decreto del ministero della Salute del 27 luglio 2015 con il quale si vietava ai medici di prescrivere preparazioni magistrali contenenti il principio attivo della pseudoefedrina e ai farmacisti di eseguire preparazioni magistrali contenenti lo stesso principio attivo.
Per i giudici l’istruttoria ministeriale si è infatti “unicamente basata su una nota del direttore generale AIFA senza neppure coinvolgere, nella opportuna fase consultiva, né la Commissione Tecnico Scientifica presso AIFA (peraltro scaduta in quel periodo), né l’Istituto Superiore di Sanità”.
“Su tale base istruttoria, pressoché carente, - si legge ancora nella sentenza - il direttore generale AIFA ha dunque raccomandato al Ministero della salute di vietare la prescrizione e l’allestimento di preparazioni magistrali contenenti il principio attivo psudoefedrina al fine di evitarne l’uso incongruo”.
“Data la delicatezza e l’importanza degli interessi in gioco, peraltro, nonché in considerazione della mancata ricostituzione della commissione tecnico scientifica presso AIFA – conclude il Tar Lazio - ben avrebbe fatto il Ministero a compiere un certo approfondimento presso l’ISS che, date le sue competenze, avrebbe potuto rendere ragione del divieto quantomeno con un minimo fondamento scientifico sganciato da mere supposizioni”.