“Un aggiornamento dei Lea lo aspettavamo tutti da tempo ed è aspetto positivo” ma si incastreranno e saranno efficienti in un sistema sanitario con organico all’osso e dotazioni al ‘sottominimo’ indispensabile?”.
È questo il quesito sollevato
Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami che da un lato lancia un plauso all’aggiornamento dei Lea, che saranno prossimamente pubblicati sulla Gazzetta ufficiale e dall’altro solleva dubbi sulla loro sostenibilità.
Per il sindacato i nuovi Lea contengono importanti novità “come la procreazione assistita e l’aggiornamento, ormai obsoleto, del nomenclatore di protesi e ausili” ha ricordato
Gennaro Caiffa, vice segretario Nazionale, ed anche nuovi percorsi, come la revisione annuale dei Lea per una “sanità meno statica e più dinamica” ha
Salvatore Cauchi, vice segretario nazionale. E altrettanto positivo è il riconoscimento di altre malattie croniche e rare e l’aumento dell’offerta dei vaccini”.
“La nostra preoccupazione – da quindi concluso il leader dello Snami – è il sottofinanziamento della sanità che potrebbe portare all’inapplicazione dei Lea minando così il sacrosanto diritto alla tutela della salute e alle cure dei cittadini. D’altra parte, all’oggi, gli attuali Lea non sono per niente applicati in maniera omogenea in tutto il territorio nazionale e ci sono disparità sostanziali di accesso alle cure tra regione e regione ma anche in seno ai diversi territori della regione stessa”