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QS Edizioni - martedì 30 aprile 2024

Governo e Parlamento

Vaccini: Vaxxed al Parlamento UE. Lorenzin chiede a Tajani di stoppare l’iniziativa. E salta tutto

immagine 7 febbraio - La proiezione del film anti vaccini era prevista per il prossimo 9 febbraio nella sede del Parlamento europeo nell'ambito di un convegno promosso da diverse associazioni contrarie alle vaccinazioni. Il ministro della Salute scrive al neo presidente del Parlamento europeo per sollecitare un suo intervento. "No a ribalta europea per posizioni settarie e destituite da ogni fondamento scientifico". E in serata ottiene lo spostamento dell'evento.
“Abbiamo recentemente appreso che per il prossimo 9 febbraio è stata programmata a Bruxelles l’iniziativa 'Vaccine – Safety in question' presso il Parlamento Europeo. Da quanto riportato risulta prevista la proiezione della pellicola 'Vaxxed – from cover-up to catastrophe'. All’iniziativa prenderanno parte noti attivisti del fronte anti-vaccinazioni, sulla cui reputazione la comunità scientifica ha da tempo espresso una valutazione inequivocabile, accompagnata dall’adozione di provvedimenti formali da parte delle Autorità competenti. Ritengo l’iniziativa particolarmente dannosa poiché punta a guadagnare un ribalta europea per posizioni settarie e destituite da ogni fondamento scientifico, che già sono state respinte energicamente a livello nazionale. I contenuti ideologici che saranno veicolati rischiano altresì di essere altamente insidiosi per le politiche di sanità pubblica, con effetti potenzialmente molto negativi su componenti dell’opinione pubblica europea".
 
Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in una lettera indirizzata al presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani
 
"Il Governo italiano è particolarmente impegnato su questo tema, che io stessa tratterò nel corso di un imminente incontro già programmato con il Commissario Europeo alla Salute. Le chiedo pertanto - conclude Lorenzin una ferma e autorevole presa di posizione nei confronti dell’evento, allo scopo di ristabilire i corretti termini della situazione e di evidenziare i pericoli determinati dalla diffusione di messaggi di tale gravità”.
7 febbraio 2017
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