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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Governo e Parlamento

Liberalizzazione delle professioni. La rivolta degli Ordini

immagine 13 luglio - In una lettera inviata al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il presidente della Federazione dei farmacisti, Andrea Mandelli, della Federazione dei medici, Amedeo Bianco, e della Federazione dei veterinari, Gaetano Penocchio, chiedono il ritiro immediato dell’emendamento alla manovra per la liberalizzazione delle professioni e l’avvio di un tavolo di confronto per la definizione di un processo di riforma delle professioni “che valorizzi il comparto e non lo destrutturi in modo definitivo”.
“Un atto molto grave che mina i presupposti che sono alla base degli ordinamenti professionali”. Così il presidente della Fofi, Andrea Mandelli, della Fnomceo, Amedeo Bianco, e della Fnovi, Gaetano Penocchio, definiscono l’emendamento governativo in materia di liberalizzazione delle professioni ordinistiche nella bozza di manovra all’esame del Parlamento. E in una lettera inviata al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, chiedono il ritiro immediato dell’emendamento.
“Uniformare le professioni al principio della libera impresa è un segnale di ostilità per chi è quotidianamente impegnato a tutelare l’interesse generale della collettività attraverso un lavoro di ausilio e sostegno costante allo Stato e alle sue istituzioni, rinunciando a posizione comode e remunerative, con il solo scopo di presidiare ai valore più alti della democrazia e della crescita del Paese”, scrivono i tre presidenti nella lettera. Ricordando che “gli Ordini delle professioni sanitarie hanno più volte manifestato la loro volontà di cimentarsi nel percorso di riforma dei loro ordinamenti e, non a caso, il Ddl 4274/S, di iniziativa governativa, all’esame finale degli emendamenti da parte della XII Commissioni Affari Sociali della Camera, prevede all’art. 6 una delega al Governo per la riforma delle professioni sanitarie dei relativi Ordini”.
“Non possiamo e non vogliamo credere – continuano i presidenti – che l’Esecutivo da Lei presieduto voglia caratterizzarsi con un atteggiamento di totale chiusura nei confronti di chi ha da sempre validamente lavorato in ausilio delle Istituzioni”.
Per questo Mandelli, Bianco e Penocchio chiedono a Berlusconi di “soprassedere all’inserimento delle norme liberalizzatrici in seno alla manovra, dando l’avvio sin da subito a un tavolo di confronto con gli Ordini professionali per la definizione del processo di riforma delle professioni che valorizzi il comparto e non lo destrutturi in modo definitivo”.

 
13 luglio 2011
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