“Oggi 8 marzo, Giornata internazionale della donna, è l’occasione per rinnovare ancora una volta un impegno e non una ricorrenza solo simbolica. Un percorso che continua, superando quei retaggi che relegano ancora l'altra metà del cielo a posizioni subalterne o di marginalizzazione. Ancora non compiuto completamente il riconoscimento pieno di diritti fondamentali quali il lavoro e una reale uguaglianza di opportunità. Le conquiste in questi settant’anni sono state comunque tante ed è innegabile che la condizione femminile nel nostro Paese, sia costantemente e progressivamente migliorata”. Queste le dichiarazioni del senatore
Lucio Romano esponente di Democrazia Solidale e vicepresidente della Commissione Politiche Europee nel suo intervento in Aula.
“Eppure ancora quanta violenza sulle donne, quante vite negate, violate, irrimediabilmente segnate anche nel contesto familiare. I dati sono allarmanti. Ogni 2 giorni una donna viene uccisa dal partner, dall'ex o da un familiare. Molte di queste donne erano madri e negli ultimi 10 anni si stima che siano oltre 1.600 i bambini rimasti orfani per femminicidio. È un'emergenza sociale tragica e inquietante”, ha proseguito.
"Ricordiamo quanto fatto in questa legislatura - sottolinea Romano -. In particolare: ratifica Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica; il decreto anti femminicidio; piano triennale dell'offerta formativa e attuazione dei principi di pari opportunità; introduzione del congedo retribuito di tre mesi in lavoratrici vittime di violenza di genere; istituzione Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio; disegni di legge sul dramma delle spose bambine."