toggle menu
QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Governo e Parlamento

Ddl concorrenza. I dentisti dell’Andi chiedono un freno alle società odontoiatriche di solo capitale finanziario

immagine 28 aprile - “Da oltre due anni – dice il presidente Prada - stiamo spiegando alla Politica i rischi che il non voler decidere sulla necessità di limitare la possibilità delle strutture odontoiatriche, completamente di proprietà della finanza, di operare nel settore, mette a rischio la salute degli Italiani”.
Il Presidente dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (Andi), Gianfranco Prada, lancia un appello alla politica affinché il Ddl Concorrenza sia modificato “a tutela della salute dei cittadini”. In particolare, spiega Prada, bisognerebbe disciplinare l’attività odontoiatrica da parte delle società di capitale.
 
“Auspico un ripensamento della politica e la modifica dell’articolo 57”, dice Prada, annunciando di continuare la propria battaglia in favore della tutela della salute dei cittadini quando il provvedimento tornerà alla Camera, “nel caso in cui i senatori decidessero di non porre modifiche al testo presentato, schierandosi quindi a sostegno delle lobby della finanza che tanto hanno fatto per fare abrogare i nostri emendamenti”.
 
“Da oltre due anni – continua –, anche nella nostra audizione alla Commissione Industria del Senato, stiamo spiegando alla Politica i rischi che il non voler decidere sulla necessità di limitare la possibilità delle strutture odontoiatriche, completamente di proprietà della finanza, di operare nel settore, mette a rischio la salute degli Italiani”.
 
Prada ricorda inoltre come la cronaca abbia già raccontato in numerose occasioni i problemi patiti dai pazienti degli studi odontoiatrici organizzati in catene e in franchising odontoiatrici, che chiudono da un giorno all’altro perché non fanno più profitto e che mercificano la professione, rendendo cogente un intervento legislativo.
 
L’Andi, aggiunge infine Prada, ringrazia i senatori Serenella Fucksia e Maurizio Sacconi “per le iniziative intraprese in questa battaglia per la salute”: Sacconi per aver annunciato, dal blog “Amici di Mario Biagi”, di voler presentare un Disegno di legge per reintrodurre il Tariffario minimo obbligatorio abrogato dalla legge Bersani; Fucksia per aver sottolineato, nel suo intervento nell’Aula di Palazzo Madama, come il testo sia “molto carente in merito alla sanità e in particolare all'esercizio dell'attività odontoiatrica”.
28 aprile 2017
© QS Edizioni - Riproduzione riservata