"La corruzione in sanità è un tema serio e deve essere affrontato anche sul fronte della formazione: la formazione continua è indispensabile, soprattutto per l'evoluzione della medicina. Però vanno separati con chiarezza gli obiettivi delle aziende dall'obiettivo prioritario del bene pubblico perseguito dal Servizio sanitario nazionale. E bisogna separare anche questo episodio terribile dalle migliaia di operatori che applicano la legge 38 con passione e professionalità".
Così, intervistata da
Adnkronos Salute, la presidente della Commissione Igiene e sanità del Senato,
Emilia Grazia De Biasi, commentando l'operazione condotta dal Nas di Parma, che ieri ha portato all'arresto di 19 persone tra medici e imprenditori attivi nella commercializzazione e promozione di farmaci e dispositivi medici.
"Il rapporto tra mondo medico e aziende farmaceutiche è delicato - ha osservato De Biasi -. Il rischio è che non ci sia più un soggetto accreditato a fare le valutazioni e che la formazione diventi ingestibile per il Ssn. Il programma Ecm deve perseguire con trasparenza e chiarezza la finalità di formazione perché dobbiamo salvaguardare il Servizio sanitario da queste situazioni".
Di qui l'appello: alle società farmaceutiche e a Farmindustria "affinché siano rafforzati i criteri e gli strumenti di controllo sui congressi e siano esplicitate in modo chiaro le finalità del congresso" stesso, e "al ministero della Salute perché adotti tutte le strategie possibili per verificare la finalità di formazione".