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QS Edizioni - martedì 30 aprile 2024

Governo e Parlamento

Test Medicina. M5S: “Miur ostile, continua a ledere i diritti degli studenti”

immagine 11 maggio - A seguito della risposta a un'interrogazione presentata dal deputato penstastellato Francesco D'Uva nel novembre del 2016, sulla chiusura della graduatoria dei test di ingresso a Medicina 2015, il MoVimento attacca il Miur, accusandolo di anteporre i suoi interessi ai diritti degli studenti, lesi dallo stop imposto dal Ministero
“Ancora una volta sulle graduatorie di ingresso a Medicina e Chirurgia il Miur ha avuto un approccio ostile, anteponendo i suoi interessi ai diritti degli studenti, lesi dallo stop imposto dal ministero di Viale Trastevere ai test del 2015”. Così i parlamentari M5s in commissione Cultura di Camera e Senato commentano la risposta all’interrogazione del deputato Francesco D’Uva, presentata nel novembre 2016, sulla chiusura della graduatoria dei test di ingresso a Medicina 2015 stabilita dal Miur, cui è seguita anche la decisione di non riassegnare i posti non coperti a seguito di rinunce alle immatricolazioni.

“Il Miur - spiega D'Uva - ha risposto che far scorrere la graduatoria significherebbe non permettere agli studenti di maturare i crediti necessari per completare l’anno. Eppure questa interrogazione risale a diversi mesi fa. Cosa è successo durante tutto questo periodo? Forse il Miur è caduto in letargo? Il ministero aggiunge che i posti rimasti vacanti, quelli riservati ai cittadini extracomunitari, non possono essere assegnati agli studenti italiani perché questo creerebbe uno squilibrio nel mercato lavorativo. E allora, mi domando: meglio lasciare che questi posti rimangano inutilizzati, quando invece potremmo consentire a studenti meritevoli di veder garantito il proprio diritto allo studio? Inoltre mi fa semplicemente sorridere che il Ministero adesso faccia riferimento al mercato del lavoro, come se questo fosse un suo criterio di riferimento. Nulla di più falso. Semmai è sempre stato il MoVimento 5 Stelle a portare avanti la battaglia contro il numero chiuso, rispetto alla quale cui il governo continua a fare orecchie da mercante”.
 
 
Lorenzo Proia
11 maggio 2017
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