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QS Edizioni - sabato 4 maggio 2024

Governo e Parlamento

Canapa terapeutica. M5S: “Se il Crea di Rovigo chiude i battenti la ricerca è a rischio”

immagine 6 giugno - La ricerca sulla canapa industriale e della cannabis ad uso terapeutico potrebbe dover dire addio ad uno dei suoi poli specializzati. Si tratta del Crea, l'ente nazionale di ricerca sull’agroalimentare di Rovigo, una delle varie sedi locali finite nel piano di razionalizzazione del Governo. A lanciare l'allarme, attraverso un’interrogazione parlamentare, sono i deputati del Movimento 5 stelle.
“Con l’eventuale chiusura della sede di Rovigo del Crea, l’ente nazionale di ricerca sull’agroalimentare, paventata dal piano di razionalizzazione del Governo delle varie sedi locali, rischia di essere gravemente compromessa l’attività di ricerca sulla canapa industriale e della cannabis ad uso terapeutico in cui è specializzata, appunto, il centro di Rovigo”. Lo denunciano i deputati del Movimento 5 stelle in Commissione Agricoltura, in un’interrogazione a prima firma Silvia Benedetti rivolta ai Ministeri delle Salute e delle Politiche Agricole.
 
“La sede del Crea di Rovigo rientra infatti nel Progetto Cannabis, nato dall'accordo tra Ministero della Salute e Ministero della Difesa, per la produzione nazionale di derivati della canapa ad uso terapeutico da parte dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. Inoltre – ha spiegato la deputata pentastellata Silvia Benedetti, prima firmataria dell’interrogazione - per quanto concerne la disponibilità di farmaci a base di cannabis, a seguito di una comunicazione ufficiale dall’azienda Bedrocan Bv Olandese, è prevista una carenza Bediol fino ad ottobre 2017 a cui si aggiunge una mancanza di Bedrocan e Bedica che dura già da qualche settimana”.
 
“Ma l’attività di ricerca relativa all’uso terapeutico della cannabis non sarebbe l’unico segmento ad essere compromesso dalla chiusura della struttura. Il Crea di Rovigo - hanno concluso i parlamentari 5 stelle - infatti moltiplica tutte le varietà di canapa industriale italiane e ne sviluppa di nuove, adatte alle varie situazioni pedoclimatiche. Un settore produttivo che fa parte del dna del nostro Paese e che potrebbe ripartire proprio grazie alla legge del Movimento 5 Stelle sul rilancio della canapa industriale approvata in Parlamento. Tre le novità introdotte dalla legge 5stelle: 700 mila euro annui per gli impianti di trasformazione, per le varietà che contengono fino allo 0,2% di Thc non è necessaria l’autorizzazione e  i controlli vengono fatti da un unico soggetto e la percentuale di Thc consentita potrà oscillare fino allo 0,6%”.
6 giugno 2017
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