“Il grosso della spesa digitale per la salute è in capo alle regioni e la commissione approfondirà questo aspetto a settembre. Il ministero della Salute ha comunque un buon livello di digitalizzazione: i risultati si vedono grazie anche alla presenza, dal 2014, di un responsabile per la trasformazione digitale”. È positivo il giudizio espresso da
Paolo Coppola (Pd), presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione delle pubbliche amministrazioni, al termine dell’audizione con
Massimo Casciello, responsabile della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica del Ministero della Salute.
L’incontro si è incentrato sul rispetto del Cad, il Codice dell'amministrazione digitale, che le pubbliche amministrazioni sono tenute a rispettare, e sulle performance raggiunte dal dicastero in seguito ai procedimenti normativi adottati. “Purtroppo alcune norme sono completamente disapplicate – ha aggiunto Coppola - come la rendicontazione dei risparmi derivanti dai progetti di innovazione come previsto, in particolare, dall’art 15 comma 2 bis del Cad. Un totale fallimento di questo punto fortemente voluto, a suo tempo, dal ministro Brunetta”.
Sullo stesso tema,
la Commissione ha avviato un ciclo di audizioni che proseguirà nelle prossime settimane: l’obiettivo è quello di conoscere l’effettivo rispetto della legge sul digitale da parte delle pubbliche amministrazioni.