“Esponenti del suo stesso Governo esortano i giovani a laurearsi in fretta ed è risaputo che il Sistema Sanitario Nazionale è in carenza di medici in corsia e di altri professionisti”. Comincia così la lettera che
Aldo Grasselli, presidente Fvm, La Federazione Veterinari e Medici ha inviato al Presidente del Consiglio,
Paolo Gentiloni.
Oggetto di queste righe sono le “
Scuole di specializzazione” e gli “esami di stato di abilitazione per l’esercizio della professione di medico”.
Graselli ha voluto sottolineare
l’inadeguatezza del bando per l'ammissione dei medici alle Scuole di specializzazione di area sanitaria, pubblicato il 29 settembre 2017 in Gazzetta ufficiale: “un giovane medico - ha scritto - resta di fatto uno studente, dopo 6 anni di corso di laurea, cui non viene concesso di lavorare, nella sanità pubblica, al quale lo Stato con poche borse di specializzazione nega anche gli spazi per studiare”.
Il presidente Fvm chiede come sia possibile che “il superamento dell'esame di ammissione alle scuole di specializzazione non venga considerato sufficiente per ritenere un medico abilitato”. In altre parole, per Graselli “gli esami non finiscono mai” e, soprattutto,
il sistema così com’è fa “perdere il tempo migliore delle nostre nuove generazioni”.
La lettera si chiude con parole di speranza: “la speranza - ha concluso - che il suo Governo voglia occuparsi del tema”.