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QS Edizioni - domenica 5 maggio 2024

Governo e Parlamento

Verso le elezioni. I Forum di Quotidiano Sanità. Maturani (PD): “La sanità pubblica ne esce rafforzata da questi 5 anni”

immagine 16 febbraio - Patto per la salute, nuovi Lea, decreto vaccini, riforma degli Ordini e responsabilità professionale. Sono solo alcuni dei provvedimenti per la sanità portati a termine in questa XVII legislatura e rivendicati con orgoglio dalla senatrice dem della Commissione Sanità. Quanto al futuro: "Dovremo intervenire su liste d'attesa, governance del farmaco, digitalizzazione, salute mentale e delle donne, e rafforzamento della medicina territoriale".
Proseguono i Forum di Quotidiano Sanità in vista delle elezioni del prossimo 4 marzo. Dopo De Biasi (PD), Mandelli (FI), Romani (10 volte meglio), D'Ambrosio Lettieri (NcI)Dirindin (LeU), oggi ha tracciare un bilancio della legislatura appena concluso e indicare le priorità per il prossimo Parlamento è Giuseppina Maturani (PD), componente della Commissione Sanità del Senato.
 
Senatrice Maturani, qual è il suo giudizio sulla legislatura appena conclusa sul piano delle iniziative legislative e di Governo in campo sanitario? 
Basterebbero il Patto per la Salute, i nuovi LEA, il Decreto ed il Piano Nazionale Vaccini, la riforma degli Ordini Professionali e le sperimentazioni cliniche per dare un giudizio positivo. Ma questo giudizio diventa di orgogliosa soddisfazione per aver formulato ed approvato anche altre leggi fondamentali per il nostro livello di civiltà. La legge sulla Sicurezza delle Cure e la Responsabilità Professionale ha in tema di risk management affrontato un problema sul quale eravamo indietro di 30 anni rispetto agli altri paesi occidentali. Il tema della prevenzione e della medicina difensiva : tema complesso affrontato da una legge che ha rappresentato un passo moderno ed avanzato, come ci viene riconosciuto anche in sede internazionale e che dovrà essere seguita con attenzione nelle sue molteplici sfaccettature nel corso della prossima legislatura.

La legge sulle Disposizioni Anticipate di Testamento (DAT) ed il Consenso Informato ha realizzato una conquista di civiltà dopo una lunga attesa nel rispetto di tutte le sensibilità civili e religiose esprimendo il diritto della persona di disporre del proprio corpo in un ambito di legalità senza deleghe automatiche.

Ancora tra le tante realizzazione debbo citare la legge sull’autismo con l’aumento dei fondi stanziati e l’inserimento nei LEA e, permettete un autocitazione, l’emendamento in extremis alla legge di bilancio con lo sblocco dei fondi stanziati per la depressione postpartum che ha rimesso in moto un meccanismo importante di sostegno alle donne,non poche, coinvolte da questa patologia.
 
In conclusione secondo lei la sanità pubblica esce più forte o più debole?
Non c’è dubbio che tutte le leggi citate abbiano rafforzato la Sanità Pubblica intesa come realizzazione del monito costituzionale a garantire la Salute da parte delle Istituzioni. E’ vero che non tutti hanno compreso che la sanità è un importante volano anche per la economia e che la spesa sanitaria è tutt’altro che una spesa improduttiva. Non a caso una delle voci industriali più importanti del nostro paese è proprio quella dell’industria farmaceutica così come il “genio italico” si sta segnalando per essere all’avanguardia nel settore degli ausili elettronici al corpo.

 
Quali pensa debbano essere le priorità per la sanità da inserire nei prossimi programmi elettorali? 
Come riportato nel programma del PD un nuovo Patto per la salute,la gestione delle liste di attesa, la revisione dei sistemi di gestione del farmaco e dei dispositivi medici, la digitalizzazione, la salute mentale e la salute delle donne, il rafforzamento del territorio e la prevenzione vaccinale sono gli highlights dell’impegno politico in sanità. A questo aggiungerei una riflessione sugli assetti istituzionali e la continuazione del lavoro iniziato con la XVIIa legislatura per recuperare la fiducia nel rapporto tra cittadini ed operatori sanitari. Ogni atto sanitario andato a male finisce sui giornali ma se abbiamo uno dei migliori sistemi sanitari del mondo lo dobbiamo al l’opera quotidiana e silenziosa di tutti quegli operatori che suppliscono con il loro impegno alle quotidiane.
16 febbraio 2018
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