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QS Edizioni - mercoledì 8 maggio 2024

Governo e Parlamento

Superamento Superticket: le Regioni rilanciano e a chi aveva attivato misure alternative la riserva passa dal 10 al 20 per cento

immagine 8 maggio - La richiesta di modifica delle Regioni al decreto prevede che la quota della prima versione del provvedimento del 90% da ripartire in base al criterio delle ricette di specialistica ambulatoriale si abbassi all’80% (48 milioni) mentre alle Regioni che avevano adottato misure alterative vada il 20 per cento. LA BOZZA DI MODIFICA AL DECRETO.
Le Regioni rilanciano sul superticket e correggono la versione iniziale. Ma lo fanno peggiorando lo svantaggio delle Regioni del Sud e in piano di rientro.

Nella prima versione del decreto, infatti, era previsto il riparto dei 60 milioni stanziati nella manovra di bilancio 2018 per il 90% (54 milioni) con un unico criterio: il volume di ricette di specialistica ambulatoriale.

Il restante 10% era previsto per Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna Toscana, Umbria e Basilicata “in rapporto allo scostamento tra il gettito teorico” derivato dall’applicazione della quota fissa e il gettito “effettivamente introitato nel 2016 dalle sole Regioni che hanno attivato misure alternative” al superticket.  

In questo modo a 5 Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana), sarebbero state assegnate circa il 70% delle risorse del Fondo.

Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia tutte insieme avrebbero avuto a disposizione solo il 12,5% del Fondo.

Ora, con la richiesta di modifica delle Regioni al decreto la quota del 90% da ripartire in base al criterio delle ricette di specialistica ambulatoriale si abbassa all’80% (48 milioni quindi) mentre alle Regioni che avevano adottato misure alterative andrebbe il 20%, riducendo ancora di più la disponibilità per le Regioni a cui prima sarebbe “rimasto” solo il 12,5 per cento.
8 maggio 2018
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