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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Governo e Parlamento

Vaccini. Proposta di legge della Lega in Senato contro l’esclusione da nido e infanzia. “Primo passo per modificare legge Lorenzin”

immagine 15 maggio - Ad annunciarlo è stato Paolo Arrigoni, spiegando come il testo sia già stato depositato in Senato. "Questa misura coercitiva è inaccettabile, anche perché crea una disparità di trattamento rispetto ai minori di età compresa tra 6 e 16 ai quali la cacciata da scuola non si applica per il medesimo inadempimento, e rompe il patto di fiducia tra cittadini e istituzioni, creando le premesse per la nascita di conflitti sociali". Chiesta anche l'effettiva disponibilità di vaccini monocomponenti.
"L’esclusione dai servizi educativi e dalle scuole dell’infanzia dei minori non vaccinati della fascia d’età 0 - 6 anni quale provvedimento sanzionatorio previsto dal decreto legge Lorenzin è del tutto discriminatorio, irrazionale e ingiustificato in assenza di motivi sanitari. Questa misura coercitiva è inaccettabile, anche perché crea una disparità di trattamento rispetto ai minori di età compresa tra 6 e 16 ai quali la cacciata da scuola non si applica per il medesimo inadempimento, e rompe il patto di fiducia tra cittadini e istituzioni, creando le premesse per la nascita di conflitti sociali". Con queste parole il leghista Paolo Arrigoni ha annunciato la presentazione di una proposta di legge, già depositata in Senato, per modificare gli articoli 3 e 3-bis della legge Lorenzin.
 
"Le modifiche, che ho presentato da primo firmatario insieme ai colleghi del gruppo Lega, se approvate in Aula, farebbero sì che la mancata presentazione della documentazione sulla vaccinazione non costituisca più requisito di accesso né comporti, a partire dal 2019, la decadenza dall’iscrizione al nido e alla scuola dell’infanzia", ha spiegato l'esponente del Carroccio.
 
Nella nostra proposta di legge, modificando il comma 2 dell’art 1, si vuole inoltre consentire ai soggetti immunizzati da malattia naturale di adempiere alle profilassi vaccinali "potendo effettivamente ricorrere alla somministrazione dei vaccini monocomponente, che invece ad oggi non sono disponibili".
 
"La strategia vaccinale deve essere adeguata alle reali condizioni epidemiologiche ed alle esigenze della popolazione pediatrica, con particolare attenzione al bilancio tra benefici e rischi per ciascun singolo bambino. Per questa ragione i soggetti già immunizzati da malattia naturale non devono essere costretti a subire delle vaccinazioni solo per carenza di vaccini monocomponente da parte del Servizio sanitario nazionale, il quale ha anzi l'obbligo di tutelare la salute dei cittadini fornendo le giuste formulazioni vaccinali. Queste semplici modifiche sono il primo passo verso il superamento di alcune delle più evidenti storture causate da un decreto legge vessatorio e pasticciato, che la Lega si impegna a rivedere successivamente in modo ben più incisivo", conclude Arrigoni.
15 maggio 2018
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