toggle menu
QS Edizioni - venerdì 17 maggio 2024

Governo e Parlamento

Le parafarmacie LPI scrivono a Grillo e Di Maio: “Liberalizzare fascia C è un dovere prioritario per i cittadini e per i professionisti”

immagine 29 luglio - Lettera del presidente Ruggiero ai due Ministri: “Serve una forte azione riformatrice che sia in grado di liberalizzare energie inespresse da anni di politiche protezionistiche in favore delle posizioni dominanti in tutti i settori economici. Se il M5S si è sempre presentato partito anti-lobby, questo è il momento giusto di dimostrarlo per il bene del Paese e dei cittadini”.
“La capacità assistenziale del Servizio Sanitario Nazionale si è ridotta e si è dunque registrato un inesorabile arretramento del finanziamento pubblico alla sanità che ha costretto i cittadini ad attingere alle proprie tasche per accedere alle cure o nel peggiore dei casi li ha costretti a rinunciare a curarsi”. Esordisce così il presidente di Libere Parafarmacie Italiane Ivan G. Ruggiero in una lettera inviata al Ministro della Salute, Giulia Grillo e al Ministro del Lavoro e Sviluppo Economico, Luigi Di Maio.
 
“In questo momento - sostiene Ruggiero - cosi difficile del Nostro Paese, non possiamo fare altro, come Lpi, sigla sindacale di oltre 600 farmacisti Titolari di Parafarmacia, appoggiare e sollecitare il Governo a porre rimedi nell’immediato, come liberalizzare i farmaci di fascia C attraverso l’emanazione di un Decreto ad Hoc”.
 
“Questa manovra – precisa- , tra l’altro portata nel programma elettorale del M5S, permetterebbe agli italiani un risparmio sulle loro spese sanitarie di circa 900 milioni di euro, l’apertura di circa 400 nuove aziende e la possibilità di 6000 nuovi posti di lavoro. Per questo Lpi, ha appoggiato da subito le dichiarazioni del Ministro della Salute, che si era espressa favorevolmente, diverse volte, sulle liberalizzazioni dei farmaci di fascia C”.
 
“Concedere alle Parafarmacie - spiega il Presidente di LPI - , la possibilità di vendere i Farmaci di Fascia C, svolgere servizi come il Cup, distribuzione per conto prodotti sanitari, ecc., permetterebbero alle Regioni, Asl e allo Stato, enormi risparmi economici e il miglioramento dell’efficienza dei servizi”. Per questo LPI chiede ai Ministri “di accelerare sulla loro proposta di liberalizzare il settore, e proponiamo un Decreto ad Hoc emanato dal Ministro dello sviluppo economico, per dare continuità all’analogo decreto del 2006, a firma dell’allora Ministro dello sviluppo economico Pierluigi Bersani”.
 
“Serve una forte azione riformatrice – conclude Ruggiero - che sia in grado di liberalizzare energie inespresse da anni di politiche protezionistiche in favore delle posizioni dominanti in tutti i settori economici. Se il movimento cinque stelle si è sempre presentato partito anti-lobby, questo è il momento giusto di dimostrarlo per il bene del Paese e dei Cittadini Italiani”.
29 luglio 2018
© QS Edizioni - Riproduzione riservata