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QS Edizioni - venerdì 17 maggio 2024

Governo e Parlamento

Manovra. Grillo: “Sto chiedendo più risorse per la sanità”. E su Tria: “Ho fiducia. Basta che mi assicura i soldi”. Stoccata a  Salvini: “No ai tagli”. E sui vaccini conferma modifiche al decreto Lorenzin: “Obbligo sarà intelligente, sì per morbillo, no per esavalente”

di L.F.
immagine 25 settembre - Il Ministro della Salute prova a battere cassa per il comparto in vista della manovra e replica a Salvini che aveva parlato di tagli: “Si riferiva all’efficientamento della spesa. Ovvero che ancora oggi purtroppo ci sono aree di spreco. Su questo bisogna intervenire ma non perché vogliamo ridurre le risorse ma perché le vogliamo aumentarle. Tagli non ce ne saranno”. E poi sulle voci che la volevano fuori da Ripa: "Una fake news. Lo escludo. Pronta a lavorare subito dopo il parto". Ma la polemica riesplode sui vaccini
Fiducia in Tria? “Sì, sì, basta che mi assicura i soldi per la sanità”. A dirlo è il Ministro della Salute, Giulia Grillo ospite de L’Aria che Tira su La7 che, a partire dalla battaglia sulla Legge di Bilancio ha toccato numerosi temi: dal numero chiuso a medicina, ai vaccini, alla cannabis fino al rapporto con i tecnici.
 
Ma partiamo dalla manovra e alle frasi del vicepremier Matteo Salvini su possibili taglia alla sanità. “Di tagli in sanità non se ne parla – dice la Grillo - . Salvini si riferiva all’efficientamento della spesa. Ovvero che ancora oggi purtroppo ci sono aree di spreco enormi a fronte invece di ospedali che sono stati chiusi e servizi che sono venuti meno e su questo bisogna intervenire ma non perché vogliamo ridurre le risorse ma perché le vogliamo aumentare spostandole da dove non funzionano a dove funzionano. Ma tagli sulla sanità non ce ne saranno, anzi, sto chiedendo più risorse”.
 
Toccato anche il tema dell’abolizione del numero chiuso. “Il tema interessa anche il Miur – afferma il Ministro in riferimento ad alcuni mal di pancia di Viale Trastevere dopo il suo annuncio di volerlo abolire -  e non decido da sola. Sono però un medico che ho fatto quei test nel ‘93 e sono oggettivamente non meritocratici, impari a memoria ed entri poi non è detto che diventi il miglior medico”
 
Grillo ha parlato anche della questione della carenza di medici dove ha ribadito che “le questioni sono due. La prima e più urgente è che ci sono pochi medici specializzati nelle aree dove abbiamo carenze anche perché molti medici non hanno le abilitazioni. In proiezione a 20 anni anche lì dovremo aumentare il numero dei medici o rischiamo di doverli importare. Tutto ciò non vuol dire allarghiamo le maglie a tutti, vuol dire che dobbiamo cercare di far entrare all’Università i più meritevoli. Prima si deve intervenire sul post Laurea e successivamente si fa una programmazione sul primo ciclo di laurea”.
 
Replica del Ministro anche al retroscena uscito pochi giorni fa su La Stampa che la dava in bilico a causa degli scarsi risultati, vedi vaccini, e anche perché la sua maternità (il Ministro è all’ottavo mese e chiamerà il suo bimbo Andrea) poteva essere utilizzata come volano per un’uscita soft da Ripa. “Escludo” di abbandonare il Ministero, “era la classica fake news, qualche nemico me lo sono fatto. Spero di poter essere attiva poco dopo il parto anche se qualche settimana me la prenderò”.
 
Altro tema toccato, dopo la vicenda Casalino e l’abbandono del capo di Gabinetto di Ripa è quel del rapporto del Movimento con i tecnici: “Hanno una visione completamente diversa dal politico. Sono i classici burocrati come si suole dire e quindi hanno delle resistenze che derivano secondo me anche dalla loro forma mentis. Noi politici abbiamo a volte delle difficoltà a trasformare le nostre idee. Ma secondo me è possibile dialogare anche se in certi momenti richiede uno sforzo in più”.
 
Sul piatto anche il tema della cannabis, a partire da quella light. “Non sono preoccupata però il Ministero sta studiando molto bene la questione che abbiamo posti anche all’Avvocatutra dello Stato. A causa di un vulnus normativo c’è stata una sorta liberalizzazione e tanti negozi hanno aperto e vendono questi prodotti con contenuti (di Thc) irrisori e quindi non c’è un pericolo reale. Magari per alcune categoria ci vuole cautela su gestanti e minori e probabilmente agiremo in questa direzione”. Grillo ha parlato anche di liberalizzazione della cannabis: “Sono favorevole ma non è nel contratto di governo e al momento non è in discussione”
 
Un passaggio anche sulla cannabis terapeutica: “l’unico problema è che la quantità è insufficiente e ci stiamo muovendo in questo senso”.
 
Non poteva mancare infine anche la questione vaccini. “Noi ci siamo opposti al Dl Lorenzin e il nostro obiettivo è superarlo. Ma non ci siamo opposti perché siamo contro i vaccini, come hanno fatto alcuni movimenti (il riferimento è alla manifestazione no-free vax di Bologna lo scorso weekend), si vede che qualcuno ha fatto confusione rispetto alla nostra posizione”.
 
“Noi siamo a favore dei vaccini ma tendiamo ad usare lo strumento dell’obbligo in maniera intelligente, obbligando i cittadini a vaccinarsi laddove è necessario come nel caso del morbillo a differenza di altre patologie dov’è sufficiente la raccomandazione. Anche sull’esavalente è possibile tornare al regime pre Lorenzin, invece dobbiamo mantenere alta l’attenzione sul morbillo che è il problema reale”.
 
Riferimento anche all’obbligo flessibile oggetto di critiche perché rappresenta un ‘ossimoro’. “C’è una malizia e una strumentalizzazione di fondo. Flessibile si riferisce alla possibilità di poter usare l’obbligo in differenti momenti o in differenti parti del Paese dove c’è per esempio un picco epidemico. E questo è quello che fanno anche in Francia e Spagna”.

Rispetto ai rischi per i bambini immunodepressi qualora venisse tolto l’obbligo Grillo spiega: “Noi riusciremo a proteggere le persone fragili riuscendo ad arrivare alle soglie di copertura del 95% prevista dall’Oms”. E rincara: “Pur avendo l’obbligo l’epidemia di morbillo sta continuando. Perché il passato Governo non ha fatto un piano di prevenzione del morbillo. L’ultimo risale al 2011. Non è l’obbligo che ha fatto risalire la soglia ma è il dibattito pubblico sul fatto che le persone hanno presa coscienza”.
 
Sull'autocertificazione Grillo ha evidenziato che “Abbiamo avuto pochissimi casi di infrazione” e che poi è stata prorogata perché “l’ex ministro si è dimenticata di fare anagrafe e ora sarà pronta entro un anno”.
 

 
 
L.F.
25 settembre 2018
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