“Proporrò subito una modifica delle vigenti norme che nei casi documentati e in flagranza di reato, in attesa degli esiti del giudizio penale, preveda l’obbligo per l’autorità competente di affidare la farmacia ad una gestione provvisoria. Chiederò, inoltre, che venga rimosso il divieto per l’Ordine professionale di esercitare con immediatezza l’azione disciplinare consentendo l’irrogazione della sanzione che, in casi come quello in esame, deve prevedere la radiazione e la costituzione di parte civile da parte dell’Ente”. È questa la proposta avanzata dal senatore del Pdl Luigi d’Ambrosio Lettieri, segretario della Commissione Sanità di Palazzo Madama, alla luce di quanto emerso da un
servizio della trasmissione Le Iene su una farmacia di Novi Ligure.
“Il caso della farmacia di Novi Ligure denunciato nella trasmissione
Le Iene - afferma d’Ambrosio Lettieri in una nota – è frutto di una lodevolissima attività di giornalismo investigativo che ha svelato uno spaccato raccapricciante fatto di atti criminosi che vanno dalla truffa al Ssn all’abuso di professione medica, dalla preparazione di farmaci non conformi alla prescrizione alla violazione di norme convenzionali, dal falso alla vendita di farmaci pericolosi per la salute pubblica, dalla detenzione di farmaci defustellati al comparaggio”.
“Gli atti illeciti compiuti in quella farmacia assorbono mezzo codice penale – aggiunge il senatore - un quadro desolante che suscita sgomento e indignazione. Poiché i gravissimi reati commessi trovano riscontro in registrazioni, dichiarazioni e testimonianze dirette che rendono incontrovertibile l’impianto accusatorio hanno fatto benissimo i solerti carabinieri del Nas a mettere i sigilli a questo esercizio che non è una farmacia, ma una bottega del malaffare che disonora una categoria di professionisti seria”.
“Sono certo – continua d’Ambrosio Lettieri - che si tratti di un caso isolato perché la farmacia italiana risponde a principi di elevata efficienza e di legalità e comunque sarà compito dei Nas scattare una fotografia aggiornata sul rispetto delle norme poste a tutela dei cittadini”.
“Ora – conclude il senatore -, il farmacista che ha consentito di scoprire questa squallida storia di ruberie merita un premio, va tutelato e gli va garantito un lavoro da farmacista onesto. Anche su questo provvederò a definire apposite iniziative”.