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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Governo e Parlamento

Consultazioni. Zingaretti (Pd) rilancia con ‘Quota 10’: “Riaprire le assunzioni e investire 10 mld nel prossimo triennio nella sanità pubblica”. Ma Di Maio resta fermo sui 20 punti del M5S e torna a mettere in discussione l’intesa

di G.R.
immagine 30 agosto - E poi, sul tema della scuola e della formazione: "Abbiamo riproposto al presidente l’idea che per i redditi medio-bassi si studino formule per la formazione gratuita per i figli dall’asilo nido fino all’università". Così il segretario del Partito Democratico subito dopo l'incontro con il premier incaricato Giuseppe Conte a Montecitorio. "I dati Istat - ha sottolineato Zingaretti - confermano che è necessaria una svolta". Più tardi la nuova frenata di Di Maio che rimette tutto in discussione: "O siamo d’accordo a realizzare i punti del nostro programma o non si va avanti". I 20 PUNTI DEL M5S
“Sappiamo che l’innalzamento dell’età media della popolazione rende di grande importanza riaprire la questione. Dobbiamo riaprire le assunzioni e investire 10 miliardi nel prossimo triennio nella sanità pubblica”. Il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, a margine dell'incontro con il premier incaricato, Giuseppe Conte, oggi a Montecitorio, in vista della formazione del nuovo governo, ha rilanciato la sua proposta di 'Quota 10'. 
 
Quanto alla situazione attuale del Paese, Zingaretti ha rimarcato: "È stato un incontro che si è svolto nel giorno nel quale l’Istat conferma purtroppo alcuni dati negativi per la nostra economia, dati che confermano la necessità di una svolta e l’esigenza di aprire quella che lo stesso presidente incaricato ha chiamato una nuova stagione politica per il Paese”.
 
"Abbiamo indicato al presidente incaricato le nostre priorità: il taglio delle tasse per i salari medio bassi come incentivo alla ripresa, in secondo luogo il tema del lavoro, un piano per l’occupazione”, ha aggiunto il segretario dem.
 
Poi, in tema di scuola e formazione: “Abbiamo posto il tema del rilancio della scuola e della formazione come grandi priorità. Abbiamo riproposto al presidente l’idea che per i redditi medio-bassi si studino formule per la formazione gratuita per i figli dall’asilo nido fino all’università”.
 
Infine, tornando sui Decreti sicurezza di cui pochi giorni fa aveva chiesto la cancellazione: “Chiedo che siano recepite le indicazioni del Quirinale”.
 
E proprio questo è uno dei principali nodi ancora da sciogliere. Lo si è capito pochi minuti dopo, quando a margine dell'incontro con Conte il leader del M5S, Luigi Di Maio, è tornato ad alzare la voce facendo tornare in bilico la fragile intesa raggiunta con il PD. “O siamo d’accordo a realizzare i punti del nostro programma o non si va avanti. Non guardiamo a un governo solo per vivacchiare, consideriamo alcuni dei punti del documento imprescindibili”, ha tuonato il pentastellato.
 
E, proprio sui decreti sicurezza, è stato irremovibile: “Vanno tenute in considerazioni le osservazioni del capo dello Stato ma senza modificare la ratio di quei provvedimenti. Ho detto che non rinneghiamo questi 14 mesi di governo”.
 
Nei 20 punti del programma proposto dal M5S, troviamo anche la sanità. In particolare, al punto 10, si legge come "la nostra sanità va difesa dalle dinamiche di partito spezzando il legame tra politica regionale e sanità valorizzando il merito". Richiamando due disegni di legge pentastellati fermi in prima lettura, rispettivamente, in Commissione Sanità al Senato e Affari Sociali alla Camera. E ancora, al punto 18, dove si parla di "riorganizzazione dei servizi sanitari e socio-sanitari territoriali e riforma del percorso formativo medico: integrazione ospedale-territorio, l'adeguamento del Fsn e l’attuazione del Fascicolo Sanitario Elettronico Nazionale. Contrasto al gioco d’azzardo".
 
Infine, intervenendo sulla composizione della squadra di governo, Di Maio ha detto: “Per due volte ho rinunciato alla premiership. Gli attacchi di questi giorni ci dicono: cambiano le maggioranza ma gli obiettivi restiamo sempre noi. Questo non è il momento degli attacchi, ma del coraggio”. 
 
 
Giovanni Rodriquez
30 agosto 2019
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