Ieri il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ai componenti della Commissione Affari Sociali della Camera, ha annunciato l’imminente presentazione di una sua proposta in materia di attività libero-professionale dei medici che potrebbe prendere la forma di un disegno di legge – sul quale chiedere una corsia preferenziale – o di un decreto legge per evitare il rischio che si venga a creare un vuoto normativo sull’intramoenia a partire dal 30 giugno quando scadrà la cessazione della facoltà per i medici di utilizzare il proprio studio professionale per l’esercizio dell’intramoenia allargata.
Il ministro ha esordito ricordando che “il decreto-legge n. 216 del 2011 (C. 4865), recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative, nella sua versione originaria fissava al 31 dicembre 2012 la cessazione della facoltà per i medici di utilizzare il proprio studio professionale per l'esercizio dell'attività libero-professionale intramuraria (cosiddetta intramoenia allargata)”.
Il Governo, ha riferito Balduzzi “aveva stabilito questo termine partendo dall'idea per cui, per quanto riguarda gli interventi nel settore sanitario, i primi mesi dell’anno sarebbero stati dedicati alla definizione del nuovo Patto della salute e dei contenuti della manovra estiva, mentre nella seconda parte dell'anno avrebbe affrontato il tema dell'intramoenia”.
Ma poiché il termine dal 30 dicembre è stato anticipato al 30 giugno 2012 il governo – ha spiegato il MInistro – è stato costretto a “modificare l'ordine di priorità, per evitare il rischio che si venga a creare un vuoto normativo”.
Dunque Balduzzi in Commissione ha preannunciato “l'imminente presentazione di una proposta in materia di attività libero-professionale dei medici, nella forma di un disegno di legge - sul quale chiedere la cosiddetta corsia preferenziale - o, eventualmente, di un decreto-legge”.
A partire dunque già dalle prossime settimane, e comunque non oltre il mese di marzo “prima ancora della presentazione formale di tale proposta” il Ministro darà avvio ad un “tavolo di consultazioni informali tra il Governo e le competenti Commissioni di entrambe le Camere, in modo tale da addivenire ad un testo condiviso, che possa avere un iter parlamentare celere”.
Per quanto riguarda i contenuti Balduzzi ha anticipato che la sua proposta “dovrebbe rappresentare una sorta di soluzione intermedia tra le due posizioni estreme, di coloro i quali interpretano l'intramoenia in senso assolutamente restrittivo conformemente alla normativa vigente e di coloro che, invece, sono favorevoli all'intramoenia completamente libera più che allargata”.